Ritrovati 70mila euro di materiale audio: nei guai 4 persone

CRONACA AVELLINO – Recuperato malteriale audio rubato per un valore di 70mila euro. I fatti risalgono alla notte dello scorso 18 settembre 2011, quando in città veniva svaligiato un laboratorio in cui vengono prodotti sofisticati impianti di diffusione sonora, spesso utilizzati nei concerti anche da noti artisti del panorama nazionale.
Immediatamente la squadra mobile della Questura di Avellino, in concorso con la squadra volanti, incrociando i dati raccolti nei quotidiani servizi di prevenzione e repressione dei reati, sviluppava, coordinata dalla Procura della Repubblica di Avellino, diretta dal Procuratore Capo Dr Angelo di Popolo, un’attività investigativa che a distanza di 58 giorni, consentiva di restituire al legittimo proprietario gran parte del materiale asportato ed individuare e denunciare per il delitto di ricettazione quattro persone (due napoletani e due salernitani).
Il personale della Questura di Avellino sequestrava 150 scatole in cartone contenenti casse acustiche amplificate, microfoni professionali, centraline radio, microfoni e diffusori acustici, tutta di alta tecnologia di marca “Best Sound” e “X-treme”, per un valore complessivo di euro 70mila euro.
La complessa attività investigativa, che si sviluppava anche attraverso il monitoraggio dei siti internet di vendita on-line, messa a segno grazie alla sinergia tra i due settori della Questura di Avellino e la preziosa collaborazione fornita dalla vittima, un noto e stimato ingegnere del suono, ha permesso di rintracciare parte del suddetto materiale anche all’interno di un ristorante della provincia di Napoli. I gestori dell’attività di ristorazione, C.D. di anni 52 e C.C. di anni 40, residenti nel napoletano, non avendo fornito valide giustificazioni sulla provenienza dei beni rinvenuti all’interno del loro esercizio commerciale, sono stati denunciati alla Procura competente per il delitto di ricettazione.
Non c’è stato scampo anche per altre due persone, entrambi 36enni della provincia di Salerno, G.C. e B.G., che custodivano presso il proprio domicilio e all’interno delle proprie autovetture la restante parte della refurtiva, pronta per essere immessa sul mercato illecito. Ai due è stato sono state anche sequestrate per l’ulteriore sviluppo delle indagini le rispettive autovetture in loro possesso.
L’epilogo della vicenda, oltre alla denuncia per reato di ricettazione dei quattro malviventi, ha permesso di restituire al legittimo proprietario le attrezzature sottratte con i quali potrà nuovamente riavviare la propria attività commerciale.

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