Ex Isochimica, #OccupyAvellino: “Gli operai non sono soli”

#OccupyAvellino ha voluto invadere la sala del consiglio comunale nel corso della seduta di ieri, lunedì 28 novembre 2011, per dire soltanto una cosa: gli operai dell’ex Isochimica non sono soli. “Oggi il movimento – si legge nella nota – prende atto con soddisfazione dell’impegno che l’amministrazione comunale, seppur con quasi trent’anni di ritardo, ha assunto nel farsi promotrice delle necessarie istanze presso gli organi competenti riguardo la questione ex Isochimica.
Ma pretendiamo anche che si impegni affinché la storia non si ripeta e si faccia luce sugli aspetti ancora non chiariti della questione, senza protezioni di casta, senza cerchiobottismi.
Cionostante, questa storia non coinvolge solo gli amministratori. Coinvolge pubblici ufficiali corrotti, politici compiacenti, sindacati assenti, una società civile indifferente, il tutto all’ombra del possibile coinvolgimento della criminalità organizzata.
#occupyavellino lo aveva preannunciato: si schiererà al fianco di ogni singola lotta, ogni battaglia attiva in città e nel mondo, ogni azione che sia migliorativa delle condizioni di vita dell’umanità. La battaglia Isochimica è per noi una di queste lotte. Gli operai non sono soli. È bene che si sappia. È bene che chi crede di poter far passare sotto silenzio la faccenda o di poterla archiviare come un banale “peccato di superficialità” sappia che non dovrà preoccuparsi solo degli operai, delle loro famiglie, di qualche politico onesto e di giornalisti che sanno e vogliono fare il loro mestiere fino in fondo. Se c’è chi crede di poter imbavagliare qualcuno, spaventarlo, far sì che taccia su fatti che tutti conosciamo e racconteremo, sappia fin d’ora che dovrà imbavagliarci tutti. Dovrà imbavagliare la città, perché abbiamo la ferma intenzione di far sì che, riguardo la questione ex Isochimica e non solo, si ridesti per intero. Il movimento avverte su di sé almeno due doveri morali: porre un seppur blando rimedio al colpevole, doloso, intollerabile silenzio che tanto le istituzioni amministrative e politiche, quanto quelle sanitarie e previdenziali hanno calato a forza sui fatti; vigilare oggi su tutte le vicende similari che vedono nella collusione con la malavita organizzata e nel prezzolato silenzio di alcuni politici e pubblici ufficiali corrotti un binomio mortale per i lavoratori. A chi chiedeva ad #occupyavellino proposte concrete, rispondiamo: eccone un’altra. Giustizia per gli operai, giustizia per le famiglie, giustizia per borgo ferrovia. I colpevoli paghino, la verità venga fuori, chi ha subito danno venga risarcito.
#occupyavellino intende celebrare ogni giorno il quotidiano eroismo dei lavoratori che, nell’onesto e solerte compimento del proprio dovere, incontrano la malattia e la morte a causa del vergognoso sfruttamento cui sono costretti dal bisogno. Chiediamo alla cittadinanza tutta di fare altrettanto. Una protratta indifferenza sottolineerebbe la colpa di chi già allora girò la testa dall’altra parte, di chi già tacque, e ucciderebbe ancora e per sempre chi ha diritto almeno a veder riconosciuto il crimine di cui è stato vittima”.

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