In cambio della trasmissione della pratica per il permesso di soggiorno erano costretti ad acquistare sim di Poste Mobile. Per questo motivo sono finite in manette nove persone: sono tutti impiegati postali. Tra loro ci sono anche tre irpini: si tratta di due uomini rispettivamente di Avellino e Atripalda e di una donna originaria di San Sossio Baronia. L’operazione è stata portata a termine dagli agenti della Polizia postale e delle Comunicazioni con la collaborazione della Polizia municipale di Napoli ed ha riguardato Campania, Molise e Calabria. Il reato ipotizzato è di concussione in concorso. I provvedimenti sono stati emessi a seguito di un’articolata attività di indagini diretta dalla sezione Reati contro la Pubblica amministrazione della Procura della Repubblica di Napoli. “Le indagini – ha spiegato il procuratore della Repubblica, Giovandomenico Lepore – sono scaturite da più segnalazioni di cittadini extracomunitari che lamentavano, dopo essersi presentati a un ufficio postale napoletano per effettuare la trasmissione della documentazione relativa alle pratiche per il rilascio del permesso di soggiorno, di essere stati costretti al contestuale acquisto di sim card dell’operatore di telefonia Poste Mobile quale condizione insuperabile per poter usufruire del servizio postale richiesto”.