Al liceo “Rinaldo d’Aquino” di Montella una stazione sismica

Sarà inaugurata il prossimo 15 dicembre la stazione sismica installata al Liceo statale “Rinaldo d’Aquino” di Montella, grazie alla collaborazione tra il Dipartimento di Scienze Fisiche dell’Università degli studi di Napoli “Federico II” e la scuola altirpina diretta dal preside Severino Loiaco. La cerimonia ufficiale si terrà nell’auditorium dell’istituto. Qui, a partire dalle ore 10, il prof. Gaetano Festa, ricercatore del Dipartimento, spiegherà le caratteristiche della stazione montellese, illustrandone le funzionalità e gli scopi, soffermandosi, inoltre, sul funzionamento di una stazione sismica in generale, con la descrizione della Rete di stazioni sismiche ISNet (Irpinia Seismic Network). Subito dopo, per gli studenti delle classi terminali, ci sarà un significativo momento di orientamento universitario a cura della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali della stesso Ateneo partenopeo, con il prof. Antonio Emolo, ricercatore del Dipartimento di Scienze Fisiche. Si tratta di un evento di altissimo profilo scientifico. La Rete ISNet, infatti, è una rete sismica locale di accelerometri, sensori a corto periodo e larga banda, operante nell’Appennino meridionale, nella fattispecie nell’area sismogenetica che ha generato i maggiori terremoti degli ultimi secoli, e connessa in telemetria al Laboratorio RISSC (Unità di Ricerca in Sismologia Sperimentale e Computazionale) di Napoli. Il “network” copre una vasta zona di elevata sismicità fra le quattro province di Napoli, Avellino, Salerno e Potenza, partendo dal capoluogo partenopeo fino a quello della Basilicata, toccando Avellino, Trevico, Sant’Angelo dei Lombardi ed il cratere del terremoto del 1980, il Vulture e diversi paesi del Salernitano. ISNet rappresenta un laboratorio per la sperimentazione di metodologie innovative di analisi e gestione di dati in tempo reale. In particolare, per eventi sismici catastrofici, la sperimentazione della gestione dell’allerta sismica preventiva (early-warning sismico) e dell’immediato post-evento tramite le predizioni dello scuotimento del suolo per finalità di protezione civile. La rete è di proprietà della società AMRA s.c.ar.l ed i dati acquisiti sono disponibili su richiesta per scopi di ricerca scientifica, attraverso il sistema SeismNet Manager. Il RISSC-Lab, invece, è un laboratorio di ricerca costituito da personale del Dipartimento di Scienze Fisiche dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, dell’Osservatorio Vesuviano (Sezione di Napoli dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) e di AMRA s.c.ar.l. (società consortile per l’Analisi e il Monitoraggio dei Rischi Ambientali). I coordinatori del laboratorio sono Giovanni Iannaccone dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e Aldo Zollo dell’Università “Federico II”. Il laboratorio svolge attività di ricerca e di sviluppo tecnologico sulla base di progetti finanziati da organismi nazionali ed internazionali in campi quali la sismologia teorica e sperimentale con applicazioni nel settore del monitoraggio sismico; la ricostruzione d’immagini 3-D ad alta risoluzione del sottosuolo per ricerca di base ed industriale; la simulazione di scenari di scuotimento sismico per studi di pericolosità ed ingegneria sismica. La collaborazione con il Liceo “D’Aquino”, frutto della lungimiranza del dirigente scolastico Loiaco e dell’impegno dei docenti della scuola, De Simone, Bocchino e Tirone, fornisce a costo zero l’Alta Irpinia di una postazione altamente tecnologica, atta a monitorare i movimenti tellurici in un territorio particolarmente sensibile, ed è destinata a ricoprire una rilevante utilità. La stazione sismica, d’altronde, è già operativa da qualche mese. Infatti, dagli impianti installati a Montella, sono stati registrati i dati dell’ultimo devastante terremoto verificatosi in ottobre in Turchia. In quell’occasione, che ha segnato il debutto ufficioso della postazione, la qualità della registrazione in tempo reale del sisma, avvenuto il 23 ottobre scorso nella regione orientale della Turchia al confine con l’Iran, con magnitudo 7.3, è risultata ottima, e, come si legge nella scheda tecnica che spiega l’osservazione fatta, “la velocità massima di moto della scuola è stata pari a circa 0.8 mm/s”. Mentre “l’escursione massima in spostamento subita dalla scuola è stata di circa 4 mm su tempi dell’ordine di 10s”.

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