“Dai cinesi un pacco, meglio progetto per carrozze ferroviarie”

“Le notizie riguardanti le sorti dello stabilimento Irisbus della Valle Ufita provenienti dal ministero per lo sviluppo economico meravigliano solo chi non ha seguito attentamente la questione ed invece di ragionare per tentare di trovare la soluzione ha preferito vendere cose che erano prive di fondamento ingenerando false aspettative tra i lavoratori. Ha avuto ragione che alla ipotesi cinese per lo stabilimento Irisbus non ha mai creduto e mi sembra di capire in maniera fondata”. L’assessore provinciale per il lavoro, Giuseppe Antonio Solimine, commenta così la notizia secondo la quale sarebbe non esistente la possibilità che un’azienda cinese possa rilevare lo stabilimento della Valle Ufita. “Si è trattato di un pacco – aggiunge Solimine – e adesso occorre che tutti ne prendano atto e subito dopo si mettano a ragionare con chi aveva previsto tutto questo ed aveva provato ad immaginare un percorso per far uscire la Irisbus dalla crisi. A cominciare dalla ipotesi di realizzare in Valle Ufita le carrozze ferroviarie. Per la Irisbus e per il rilancio della produttività in provincia di Avellino occorre realizzare una pianificazione prospettica sul territorio, tenendo conto delle reali potenzialità, come vocazione e capacità da un lato, motivazione e consonanza dall’altro con la politica che deve impegnarsi non per essere inutilmente presente alle varie iniziative messe in campo, ma per contribuire a sviluppare quel “pensiero lungo” che consente la programmazione degli interventi in rapporto a quello che il territorio è in grado di esprimere. Ed è da questo che occorre riaprire il dialogo con le parti interessate anche per verificare la possibilità di legare lo stabilimento ex Iveco-Fiat alle nuove tecnologie, comprese quelle rinnovabili”.

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