Ecco la nota redatta da Pietro Mitrione dell’associazione “In_loco_motivi”:
“A distanza di un anno esatto dalla chiusura della ferrovia Avellino-Rocchetta è stata presentata il 6 dicembre 2011 la terza edizione della rassegna “Cometa 2011-2012″, promossa dall’Assessorato al Turismo della Provincia di Avellino che prevede una serie di attività ricreative e culturali capaci di attirare, a giudizio dell’assessore Lanni, l’attenzione dei turisti e incrementare il turismo nelle zone interne nel periodo natalizio. Fra questi eventi c’è un’interessante novità: in alcuni weekend sarà allestito un treno verso il Laceno con partenza da Napoli per il trasporto dei turisti in modo da incrementare le presenze sulla località sciistica. Una iniziativa che a prima vista sembrerebbe dare un positivo riscontro alla battaglia condotta dall’Associazione In_loco_motivi per far riaprire la nostra storica ferrovia. Si tratta, invece, dell’ennesima beffa perché, purtroppo, la linea continuerà a restare chiusa e quindi si dovranno utilizzare dei bus per il trasporto dei turisti stante il mancato nulla osta tecnico da parte delle ferrovie per la circolazione di treni su questa tratta. Una amministrazione provinciale che riconosce la validità di attrattore turistico di questa tratta ferrata tanto da presentare un progetto per la sua valorizzazione che viene persino finanziato con fondi della Regione Campania e che vede, purtroppo, vanificato il suo progetto perchè l’abbandono ed il degrado, cui la stessa Regione Campania ha contribuito a creare con i tagli adottati dall’assessore Vetrella, dopo un anno di chiusura rendono la ferrovia Avellino-Rocchetta bisognevole di interventi tecnici per il suo utilizzo. Questo progetto rende ragione alle nostre innumerevoli richieste di utilizzo a fini turistici e culturali anche per studenti della ferrovia Ofantina. E’ necessario, perciò, attivare da subito un tavolo di coinvolgimento il più ampio possibile per poter ripristinare la ferrovia e questo compito può e deve assolverlo l’assessore Lanni insieme al presidente Sibilia, che hanno presentato questo progetto, e all’assessore regionale al turismo Giuseppe De Mita. In tante regioni italiane, per non parlare di quelle straniere, le ferrovie turistiche sono una realtà, perché non fare della Avellino-Rocchetta un attrattore turistico nazionale come quella in Val d’Orcia in Toscana? In questi giorni i sindaci dell’alta Irpinia stanno incontrandosi per preparare gli stati generali di quel territorio da svolgere il 19 dicembre a Teora. Discuteranno di sanità, scuole, trasporti, ospedali, turismo ed altro con appositi incontri itineranti. In questo contesto è possibile discutere di integrazione ferro-gomma nella stazione di Lioni, unica posta al centro del paese e dotata di una moderna autostazione, in modo da efficientare e razionalizzare il trasporto pubblico in alta Irpinia? E’ possibile rendere la ferrovia Avellino-Rocchetta l’asse di penetrazione in quella zona? E’ possibile parlare senza senso di fastidio e di timore di questa ferrovia che tanto ha dato e può ancora dare a quel territorio? Forse la contingenza economica attuale rende velleitaria questa proposta ma in prospettiva può essere una valida opportunità per la mobilità nella nostra provincia. Lioni può essere il fulcro geografico per questa ipotesi, spetta alla politica programmarne la realizzazione. Noi di in_loco_motivi, dopo il convegno tenutosi nell’ambito della mostra Est locus … l’irpinia postunitaria dal tema “quale futuro per le ferrovie minori?” ricorderemo questo primo anno di chiusura della nostra storica ferrovia a modo nostro, saremo ospiti sabato 10 dic 2011 alle ore 17,00 dell’università della terza età di Avellino in via O. Preziosi, 8 nei pressi di via Guarini, ove proietteremo dei documentari che descriveranno le bellezze paesaggistiche del nostro territorio viste dal treno irpino del paesaggio. Un modo per stare ancora una volta insieme ai tanti amici che hanno condiviso il nostro progetto di rivitalizzazione della ferrovia Ofantina ed i nostri viaggi sulla ferrovia Avellino-Rocchetta che speriamo di riprendere quanto prima”.