Sciopero contro Manovra: presentate proposte di rettifica a Blasco

AVELLINO – Ampia adesione allo sciopero indetto per questa mattina da Cgil, Cisl e Uil. Centinaia i lavoratori, i pensionati ed i cittadini che dalle 10.00 alle 13.00 hanno presidiato la sede della prefettura di Avellino. Nella speranza che il documento contenente le proposte di modifica, presentato dai sindacati al Prefetto Ennio Blasco possa dare i frutti sperati a tutti i livelli.
“E’ stata una giornata importante – ha dichiarato il segretario provinciale della Uil Franco De Feo – per il sindacato e per quanti hanno scelto di scendere in piazza per dire no ad una manovra iniqua che non tiene conto delle difficoltà che già vivono quotidianamente lavoratori e pensionati. A partire dalla nuova Ici, la cui reintroduzione va a colpire in particolare i dipendenti e pensionati, che per l’80,9% sono proprietari della casa in cui vivono, per arrivare al provvedimento sulle pensioni, il cui peso, andrà ad incidere in misura maggiore sulle pensioni dei lavoratori dipendenti rispetto a quelle da lavoro autonomo. Infatti, su un totale di 14,5 milioni di trattamenti previdenziali corrisposti annualmente, circa il 69% di questi è riconducibile ai lavoratori dipendenti, il 27% agli autonomi e il 4% ad altre gestioni. Un dato emblematico che fotografa la grande iniquità della disposizione in questione. E se guardiamo poi alle pensioni che risultano essere salvaguardate dal blocco dell’indicizzazione, vediamo che anche in questo caso a beneficiarne sono i lavoratori autonomi. Provvedimenti inaccettabili, soprattutto in una provincia come quella irpina che già soffre fortemente per la crisi economica”.
A seguire il testo del documento presentato da Cgil, Cisl e Uil questa mattina in Prefettura
PROPOSTE DI MODIFICA DI CGIL, CISL E UIL AL DECRETO LEGGE 4 DICEMBRE 2011
“CGIL, CISL e UIL ritengono che la manovra economica presentata dal Governo non risponda ai criteri di equità e crescita che, insieme al rigore, sono stati enunciati dallo stesso Presidente del Consiglio. Sul versante dell’equità, a pagare sono sempre gli stessi, lavoratori, pensionati ed i ceti medi. Su questi ricade il blocco della rivalutazione delle pensioni, l’aumento della tassazione sulla prima casa, dell’addizionale regionale Irpef, dell’Iva, delle accise sui carburanti.
Sul versante della crescita, le politiche sono poche e scarsamente selettive ed in particolare l’assenza di un intervento fiscale a favore dei redditi di lavoratori, pensionati e delle famiglie rischia di accentuare la dinamica recessiva dell’economia. Sull’occupazione dei giovani e delle donne le misure previste sono esclusivamente simboliche. Sulle pensioni si continua a fare cassa nonostante l’equilibrio finanziario del sistema previdenziale. Si penalizzano pesantemente le pensioni, i lavoratori e le lavoratrici con un’eccessiva accelerazione sulle anzianità di pensionamento, si colpiscono i lavoratori già coinvolti nelle crisi aziendali o che hanno perso il lavoro.
Mancano invece misure tese a far pagare chi non ha mai pagato e chi ha di più. Bisogna perseguire con convinzione una svolta epocale nella lotta all’evasione fiscale e prevedere una tassazione sui grandi patrimoni mobiliari ed immobiliari. CGIL, CISL e UIL, nel presentare alcune proposte di modifica alla Commissione Bilancio, chiedono a tutti i gruppi parlamentari di sostenere i cambiamenti proposti.
Nel merito CGIL, CISL e UIL ritengono necessario apportare le seguenti modifiche al testo del Decreto Legge in corso di conversione:
Misure di Carattere Previdenziale
Indicizzazione dei trattamenti pensionistici al costo della vita
Ripristinare il sistema di indicizzazione attualmente in vigore.

Modifica al testo
All’articolo 24 eliminare l’intero comma 25
Pensione di anzianità (pensione anticipata)
Riconoscere ai fini del diritto a pensione una maggiore gradualità nell’abolizione delle cosiddette “quote” – somma di età anagrafica ed età contributiva – per l’accesso al pensionamento di anzianità rispetto ai requisiti previsti per la pensione di vecchiaia”.

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