Solofra: droga fra i banchi di scuola, in manette 18enne

CRONACA SOLOFRA – Nella primissima mattinata di oggi, i carabinieri della Stazione di Solofra hanno tratto in arresto un giovanissimo ragazzo del luogo, 18enne da appena qualche mese, in esecuzione di un ordine di esecuzione di misura cautelare personale emesso nella giornata di ieri dall’Ufficio del Giudice per le Indagini preliminari del Tribunale per i minorenni di Napoli, al termine di un’attività d’indagine, condotta anche con intercettazioni telefoniche e servizi di appiattamento dai carabinieri del locale Comando Stazione e coordinata appunto dalla Procura per i Minorenni di Napoli, nelle persona della dott.ssa Roselli.
L’attività d’indagine è nata nel mese di maggio di quest’anno, quando i carabinieri di Solofra, nel corso di un normale servizio di pattugliamento, hanno fermato e perquisito due giovanissimi solofrani, rinvenendo sulle loro persone una modica quantità di hashish. Proprio da quel sequestro e dalle informazioni assunte dai due ragazzini, classe 1993, i carabinieri sono subito giunti all’identificazione di chi poteva essere lo spacciatore che li aveva riforniti di quella droga, e hanno concordato con la procura per i minorenni di Napoli di dare il via ad un’attività d’indagine per scoprire il traffico di fumo tra i ragazzini, in gran parte minorenni, nella città della concia.
È stato così che, grazie alle intercettazioni telefoniche e ai servizi di pedinamento, osservazione e controllo, i carabinieri hanno scoperto che il giovanissimo spacciatore, all’epoca dei fatti ancora 17enne, non aveva uno specifico luogo di spaccio, ma la vendita della droga, sempre hashish e marijuana, veniva concordata di volta in volta, anche tra i banchi di scuola, concordando poi anche il luogo della consegna, che poteva avvenire presso un pubblico esercizio, in un locale ovvero lungo le strade della cittadina di Solofra.
Tra l’altro, nel corso delle numerosissime conversazioni telefoniche intercettate, i militari hanno pure evidenziato al sostituto procuratore che ha seguito l’indagine come i ragazzi, a dispetto della giovane età, già fossero molto scaltri nell’usare un particolare gergo per parlare della droga senza mai nominarla o farne esplicito riferimento. Parlavano cioè con lo stesso slang che utilizzano spacciatori adulti, già avvezzi al traffico di droga e sempre attenti alle eventuali intercettazioni delle forze dell’ordine. Forze dell’ordine che i ragazzini monitoravano costantemente, disfandosi dello stupefacente o attuando manovre diversive ogni qual volta che si sentivano braccati.
Ma il giovanissimo arrestato non si limitava alla commercializzazione dello stupefacente, visto che è stato appurato che si dedicava anche al confezionamento delle singole dosi, presso la sua abitazione ed in compagnia di altri 2 giovani, che sebbene non destinatari di un provvedimento cautelare, sono stati comunque denunciati in stato di libertà alla procura della repubblica presso il tribunale per i minorenni per il concorso nello spaccio. Inoltre, dall’attività d’indagine condotta dai carabinieri di Solofra è emerso un quadro veramente preoccupante, visto che oltre alle misure penali nei confronti dei 3 minorenni (1 dei quali, lo ricordiamo, nel frattempo è divenuto maggiorenne) , sono stati segnalati in via amministrativa al Prefetto di Avellino quali assuntori abituali di sostanze stupefacenti ben 13 ulteriori ragazzi, tutti nati tra il 1995 ed il 1990 e tutti studenti di scuola superiore.
Singolare poi gli sms e le telefonate intercettate tra lo spacciatore e una sua giovanissima acquirente che, tanta era la voglia di sostituirsi a uno dei suoi compagni di spaccio, che in modo assolutamente esplicito diceva di essere disposta a tutto, anche a favori sessuali, pur di entrare nel giro. Questa mattina, quindi, dopo l’arresto del giovane, operato anche con l’ausilio delle unità dei carabinieri cinofili di Salerno, e la conduzione di alcune perquisizioni per l’eventuale rinvenimento di ulteriore stupefacente, il neo 18enne è stato accompagnato alla comunità di Napoli – Colli Aminei, ove dovrà permanere a disposizione dell’autorità giudiziaria che ora dovrà provvedere alle ulteriori incombenze e attività processuali. Tra l’altro, proprio durante le perquisizioni domiciliari condotte con l’ausilio dei cani antidroga, a casa dell’arrestato sono stati rinvenuti e sequestrati 3 gr. di hashish, nonché altro materiale utile per il confezionamento della droga, quali 3 grossi taglierini con la lama ormai nera perché bruciata (chiaramente per tagliare la droga) e un bilancino di precisione di ottima fattura.

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