Regione, manovra finanziaria: D’Amelio chiede rigore e serietà

“Le parole del Presidente Caldoro “sobrietà ed equità” hanno sollecitato tra le fila dell’opposizione un senso di responsabilità che l’ha portata a lavorare in maniera puntuale in un momento difficile per il nostro Paese e per la Regione Campania” – così, Rosetta D’Amelio, consigliere regionale del Partito democratico intervenuta in Consiglio durante il dibattito sulla manovra finanziaria regionale. “Noi in queste ore – continua D’Amelio – siamo stati e saremo responsabili, ma ci aspettiamo la stessa responsabilità dalla maggioranza. Abbiamo insistito sul tema dell’equità. C’è bisogno di giustizia sociale. E allora va bene l’emendamento bipartisan sulle risorse destinate alle politiche sociali, ma chiedo uno sforzo maggiore a tutti i miei colleghi, di quantificare le risorse in maniera puntuale e di evitare di declamare generiche assunzioni di impegno. Dobbiamo avere rigore e serietà nelle proposte. Questo è quello che serve. Così come mi auguro che certi localismi che tendono a difendere piccoli privilegi saranno rimossi. C’è bisogno di risorse e politiche adeguate ed urgenti per salvare le montagne, migliaia di forestali e le loro famiglie. La difesa e la valorizzazione della montagna che rappresenta il 70% del territorio della Campania e che non trova riscontro in questa finanziaria. La difesa del suolo, il rimboschimento, la protezione civile, il risanamento del territorio che fornisce l’acqua a Napoli e alla Regione Puglia non trovano nessun appostamento di risorse. I circa 5000 forestali delle Comunità Montane, di cui 1200 della provincia di Avellino, non percepiranno stipendi per effettuare gli interventi sopraindicati. Il Presidente Caldoro e la Giunta non possono non farsi carico di questo problema. Il Consiglio Regionale deve assumersi la responsabilità al di là delle logiche di appartenenza di votare gli emendamenti proposti per correggere questa drammatica situazione. Inoltre equità e rigore significa non fare furbate di piccolo calibro e di infilare nella manovra sanatoria persone provenienti da enti e società che senza concorso vengono inquadrati nei ruoli dei dipendenti regionali. Si chiede la cancellazione degli interessi di piccoli gruppi e che gli 11 milioni appostati in questo modo vengano anch’essi utilizzati per le politiche sociali”.

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