Rossano: al PUA manca valore piano edilizia economica e popolare

POLITICA AVELLINO – “E’ davvero grave che il Comune di Avellino non abbia ancora provveduto, secondo quanto previsto dalla stessa legge urbanistica regionale all’art. 26, alla redazione di uno specifico Piano Urbanistico Attuativo PUA che abbia valore e portata di un piano per l’edilizia economica e popolare PEEP di cui alla legge n. 167. Tale legge 167 (art. 1) impone ai comuni capoluoghi di Provincia la formazione di tale piano per la costruzione di alloggi a carattere popolare e delle relative opere complementari, comprese le aree a verde pubblico”. A sostenerlo è Claudio Rossano, esponente di Merito e Libertà di Avellino.
“L’estensione delle zone da includere nei piani è determinata in relazione alle esigenze dell’edilizia economica e popolare per un decennio e non può essere inferiore al 40 per cento e superiore al 70 per cento del fabbisogno complessivo di edilizia abitativa nel periodo considerato. In pendenza di tale PUA per la costruzione di alloggi a carattere popolare il Comune procede purtroppo con criteri che contrastano con le più elementari norme della programmazione urbanistica all’assegnazione alle cooperative di aree e pone addirittura in vendita aree o diritti edificatori di edilizia residenziale pubblica per oltre 11 milioni di euro.
La mancata realizzazione del PUA che abbia valore di piano per l’edilizia economica e popolare ha consentito una enorme speculazione edilizia, in quanto quasi mai è stata operata – nel rilascio dei permessi a costruire in zone di nuova espansione – quella riserva di aree per edilizia economica e popolare prevista per legge. Nel mentre vi è la corsa dei privati alla realizzazione di piani attuativi che completeranno la “cementificazione” urbana , non si pensa alla realizzazione del PUA 167, che una volta era lo strumento più fortemente voluto dalle amministrazioni di sinistra a tutela delle fasce più deboli. E’ strano che su tale vicenda nulla dica il PD ed in particolare l’assessore all’urbanistica Martino. E mentre la città muore soffocata dal cemento voluto da un Piano Urbanistico adottato ed approvato con tantissime irregolarità, nessuna indagine viene avviata dagli organismi competenti. Personalmente – conclude Rossano – rimango sempre in attesa di quel famoso “giudice di Berlino” … che sembra aver escluso Avellino dai suoi percorsi”.

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