Si inventa rapina e finisce nei guai: denunciato 50enne

È accaduto ieri in un paese non lontano da Avellino, dove una distinta persona di mezz’età si è recata alla locale Stazione Carabinieri per denunciare d’esser stato vittima di una rapina, perpetrata da due enormi uomini di colore, proprio all’uscita della banca, dalla quale aveva prelevato quasi 2.000 euro.
L’uomo, nel verbale di denuncia, ha detto di come, alle 9:00 di quella mattina, appena uscito dalla banca, era stato avvicinato da due omoni di chiara origine africana e là, mentre uno lo aveva buttato a terra con una poderosa spinta, l’altro gli aveva sottratto il cospicuo gruzzolo di quattrini che aveva appena prelevato dalla banca.
Ma la cosa è apparsa subito strana all’attento maresciallo, comandante di quella Stazione Carabinieri. Strano che l’uomo si fosse presentato in caserma a mezzogiorno quando invece la rapina sarebbe successa alle ore 9:00, strano il fatto che l’uomo avesse denunciato una simile rapina e poi si fosse presentato in caserma col borsello dal quale i due energumeni avrebbero pure perso tempo per sfilare i soldi e riconsegnarglielo. E ancora più strano il fatto che lo stesso maresciallo, alle 9:00 di quella mattina, si trovava proprio nei pressi di quella banca (nell’ambito del consueto giro antirapina) e aveva scorto il denunciante – persona ben conosciuta – nei pressi dell’istituto di credito, senza riscontrare alcuna anomalia.
Contestategli tutte quelle stranezze, l’uomo non ha potuto che confessare di essersi inventato tutto e di aver pensato a quella sorta di raggiro per eludere il pressante controllo economico esercitato da suo figlio convivente. Infatti, proprio per eludere tale controllo, l’uomo aveva pensato di simulare quella rapina in modo da assicurarsi una certa liquidità, che gli sarebbe poi servita per alcune spese di tipo personale.

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