Ossa, teschi e bare abbandonate: blitz al cimitero di Lauro

L’intervento è scattato giovedì quando due pattuglie della Tenenza di Baiano, agli ordini del maresciallo aiutante Marcello Daniele, hanno fatto ingresso presso il cimitero di Lauro, a seguito di specifici accertamenti nati da una segnalazione pervenuta in caserma. Il controllo dell’intera area ha fatto emergere sin da subito un degrado generalizzato, con diversi resti di bare frantumate, lapidi di marmo a pezzi abbandonate senza cura, terra e sporcizia in ogni dove.
Quanto riscontrato, unito alla circostanza che già al momento dell’accesso era parsa strana l’assenza di personale a presidio e vigilanza del portone d’ingresso, spingeva le Fiamme Gialle ad estendere la verifica a tutta l’area cimiteriale. Il rinvenimento di frammenti di ossa ed addirittura di un teschio confermava il grave degrado dell’intera area ma ciò che suscitava vero scalpore agli occhi dei militari era quanto scoperto nella cappella al centro del cimitero: dietro un vano alle spalle dell’altare, infatti, i finanzieri trovavano una bara aperta, vuota (riferita ad una precedente estumulazione) nonché, cosa ancor più raccapricciante, una bara di zinco abbandonata, della lunghezza di circa un metro, contenente una gamba amputata.
Gli immediati accertamenti fortunatamente escludevano ipotesi ancora più terribili e riconducevano l’arto, che si trovava li dietro da oltre due mesi, ad un’operazione di amputazione in seguito ad intervento presso un nocosomio della provincia di Avellino: per tali operazioni chirurgiche, ai sensi di legge, l’arto viene trattato secondo procedure che, per analogia, sono molto vicine a quelle relative alla tumulazione ma nel caso di specie, dopo esser stato affidato dall’ospedale, con le cautele di legge, ad ditta di onoranze funebri, il macabro reperto aveva poi seguito un’altra strada ed era stato abbandonato nel cimitero di Lauro invece di esser trattato secondo le procedure previste per la tumulazione. Il tutto si inseriva nel raccapricciante quadro di cui si è già fatto cenno, uno scenario degno da un vero e proprio film dell’orrore, con tanto di lapidi rotte, di tombe aperte e di scheletri a vista. All’interno di un caseggiato, inoltre, veniva rinvenuto quanto risultante da diverse estumulazioni, con diverse bare vuote ammonticchiate alla rinfusa.
Una situazione di abbandono totale, giuridicamente aggravata ancora di più dall’assenza del registro previsto dal Regolamento di Polizia Mortuaria, l’atto pubblico in cui deve esser annotata la movimentazione delle salme in … entrata ed in uscita dal cimitero. I finanzieri richiedevano l’intervento anche di funzionari dell’Azienda Sanitaria Locale di Baiano, che confermavano la gravità della situazione per quanto attiene l’assoluta mancanza di igiene riscontrata.
L’intera attività, dopo il sequestro dei due caseggiati ove erano stipato quanto rinvenuto (da definirsi, ai sensi di legge, come “rifiuti speciali”) e della bara con l’arto amputato, si concludeva nella giornata di ieri con la denuncia a piede libero del responsabile della manutenzione ordine e vigilanza del cimitero identificato, secondo le norme della specifica materia, nel responsabile dell’amministrazione comunale di Lauro.

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