“Non mi accudisce bene”: chiama il 112, la badante era a nero

CRONACA AVELLINO – Assumono una badante clandestina per farle assistere il padre ed in cambio le offrono ospitalità. A denunciarle sono stati i Carabinieri di Avellino al termine degli accertamenti conseguenti a un intervento effettuato nella notte dello scorso 10 marzo 2012. Si tratta di due sorelle avellinesi, responsabili delle violazioni penali alle disposizioni contenute nel testo unico dell’immigrazione, per aver assunto alle loro dipendenze una badante ucraina clandestina, offrendole ospitalità e sfruttandone il lavoro nero per assistere il padre ultraottantenne.
Il tutto è nato da una telefonata al 112 dell’anziano uomo, che ha richiesto l’intervento dei carabinieri dicendo che la badante ucraina non lo accudiva a dovere. Giunti sul posto, i carabinieri hanno subito verificato la posizione lavorativa e il permesso di soggiorno della 40enne ucraina, scoprendo che la stessa era clandestina in Italia e assunta assolutamente in nero. I successivi accertamenti hanno poi permesso di capire che le due figlie dell’anziano uomo avevano irregolarmente assunto, in qualità di badante, la citata donna ucraina, dandole ospitalità presso l’abitazione dello stesso loro padre, nonostante fosse sprovvista d’un regolare titolo per permanere sul suolo italiano.
Oltre alla denuncia penale nei confronti delle due donne, la cittadina straniera è stata accompagnata presso il competente Ufficio Immigrazione, per le pratiche inerenti alla sua espulsione.

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