Nell’interrogatorio di Carmine Alfieri, capo indiscusso della Nf e poi collaboratore di giustizia, viene fuori anche il nome di Biagio Cava. L’interrogatorio si è svolto in videoconferenza davanti ai magistrati del Tribunale di Nola, ed ha raccontato la nascita, l’ascesa e il declino del gruppo criminale al quale faceva capo. Il boss Alfieri si è soffermato sulla cosca capeggiata da Mario Fabbrocino e sul legame che i suoi uomini avevano con la mafia. Infatti ha spiegato che i Fabbrocino si rifornivano di denaro grazie alle estorsioni ma anche grazie a una ditta di calcestruzzo. Importavano cemento dall’ex Jugoslavia dalla quale si prendevano i soldi da dividere ai vari gruppi criminali, tra i quali anche al gruppo di Biagio Cava di Quindici.