In Irpinia un commerciante su due non emette lo scontrino

Un commerciante su due non rilascia lo scontrino. E’ quanto emerso da una delle operazioni conclusasi nella tarda serata di ieri e che ha visto impegnati, in Avellino e nei principali centri dell’hinterland, i finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Avellino. Si è trattato della fase attuativa di un articolato piano di controllo economico del territorio che ha avuto inizio nella mattinata di sabato 21 aprile e si è protratto per tutta la giornata di domenica.
Oltre 100 uomini sono stati impegnati in mirate azioni di servizio finalizzate a contrastare la contraffazione, a verificare la regolare osservanza degli obblighi d’emissione di scontrino e ricevuta fiscale, a tutelare il diritto d’autore in diverse aree del capoluogo irpino e nelle zone più rappresentative della provincia.
L’attività che si è conclusa con il controllo di oltre 140 esercizi commerciali ed artigianali, sia permanenti che ambulanti, ha consentito di rilevare contestazioni di irregolarità che si sono sostanziate in 73 verbalizzazioni , con un incidenza dei rilievi che si è attestata ad oltre il 53% dei controlli eseguiti. Sono state inviate alla Direzione Provinciale di Avellino dell’Agenzia delle Entrate tre proposte di sospensione temporanea dell’attività per reiterate mancate emissioni dello scontrino e/o della ricevuta fiscale. Quattro i provvedimenti di chiusura di esercizio commerciale notificati a seguito della mancata emissione di 4 scontrini fiscali nell’arco di un quinquennio.
Il piano ha visto l’impiego di finanzieri in uniforme e di finanzieri in borghese che, nel complesso, hanno effettuato interventi in materia di contraffazione marchi di fabbrica che hanno portato al sequestro di 157 prodotti delle più note griffe nazionali ed internazionali operanti nei settore dell’abbigliamento e la conseguente denuncia all’autorità giudiziaria di un soggetto di nazionalità senegalese.
Nell’ambito del contrasto alle frodi nell’esercizio del commercio e sicurezza dei prodotti i militari hanno sottoposto a sequestro 336 articoli per l’igiene della persona sprovvisti delle indicazioni per la loro composizione in lingua italiana. Segnalato alle competenti autorità civili un soggetto per violazione alla legge nr.713/86 e comminate sanzioni amministrative pari ad euro 516,45.
Nel corso del controllo economico del territorio finalizzato ad acquisire indici di capacità contributiva da utilizzare per i successivi approfondimenti ai fini fiscali, sono stati identificati 38 diversi soggetti alla guida di altrettanti automezzi di “grossa cilindrata”. Al riguardo sono in corso specifici accertamenti per verificare la congruità del reddito dichiarato dai proprietari con il possesso del bene di lusso.
Intensa anche l’attenzione che le Fiamme Gialle hanno rivolto al contrasto all’economia sommersa nella duplice espressione di sommerso di lavoro e di sommerso d’azienda. Infatti, i numerosi interventi, eseguiti particolarmente nelle ore serali e notturne nei confronti di numerosi esercizi commerciali ubicati nella zona della “movida” (discopub – ristoranti – pizzeria etc) hanno consentito l’individuazione di 3 lavoratori “in nero” e di un altro lavoratore per il quale sono risultate comunque delle irregolarità. Il servizio si è concluso con la segnalazione alla Direzione Territoriale del Lavoro per violazioni in materia lavoristica e previdenziale di un titolare d’impresa. Nei confronti di una delle imprese sottoposte a controllo, è stata inoltrata apposita segnalazione di sospensione dell’esercizio dell’attività alla Direzione Territoriale del Lavoro di Avellino, per il superamento del 20% di lavoratori in nero sul totale della forza lavoro impiegata.
Infine, nel corso degli interventi sono stati eseguiti anche controlli nel settore gioco d’azzardo con un’azione di contrasto decisa ed efficace che ha portato all’individuazione e al conseguente sequestro di un apparecchio da divertimento e intrattenimento di tipo VIDEOPOKER o VIDEOSLOT. Le persone segnalate alle autorità competenti (Questore, Sindaco, Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato) sono due.
Il Piano Coordinato si pone l’obiettivo di tutelare gli operatori economici “regolari” dalla sleale ed illecita concorrenza degli abusivi e di coloro che vendono merci fuori norma salvaguardando gli esercenti che rispettano gli obblighi di emissione dei documenti fiscali che risultano indebitamente “svantaggiati” rispetto alla illecita concorrenza che viola le norme tributarie.

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