Primo maggio, De Luca: “Partecipare per soppressione articolo 18”

Ecco la nota redatta da Gaetano De Luca, coordinatore di SeL Baianese:
“E’ appena trascorsa una data importantissima per la nostra identità nazionale, un momento significativo della nostra Repubblica, il 25 Aprile. Un commemorazione di quanti hanno dato fondo a tutte le proprie energie e anche alla propria vita per poterci consentire oggi di esseri liberi di scrivere, pensare, agire. Valore che oggi purtroppo sta vacillando. Infatti si sono verificati episodi che ci devono far riflettere che testimoniano una scarsa sensibilità e affezione per chi commemora la Liberazione dalla dittatura nazi-fascista. A Crevalcore il capogruppo Pdl del consiglio comunale esprime su Facebook un apprezzamento per la foto del bimbo nudo che fa i suoi bisogni con sullo sfondo un fascio littorio dicendo: “Io piscio sopra al 25 aprile, ai partigiani e a tutti coloro che tradirono”. A Lovere, nel bergamasco, è stata bruciata la targa dedicata alla memoria del diciasettenne partigiano Bortolo Pezzutti.
Ora si approssima un’altra data importantissima per quanti hanno lottato per i propri diritti sul lavoro, diritti che oggi, con le cosiddette “modifiche” stanno sempre di più scomparendo. Il 1 maggio giornata internazionale dei lavoratori, celebrazione di un lavoro che oggi assume una connotazione di incertezza, di precarietà, allontanandosi sempre di più dal concetto di diritto che invece viene sancito dalla nostra Costituzione.
E mai come oggi è indispensabile partecipare al primo maggio, per la soppressione dell’art.18 dello Statuto dei Lavoratori. Oggi l’art. 18 sta diventando una norma senza valore. Al giudice viene di fatto sottratta la competenza a risolvere le controversie di lavoro, che invece vengono affidate a un arbitro qualunque che può decidere ‘secondo equità’ e non secondo la legge italiana. Una abolizione che porta inesorabilmente indietro di cinquant’anni i diritti dei lavoratori, con un unico e solo significato: voler sopprimere totalmente il sistema di tutele dei lavoratori, duramente conquistate con lotte sindacali, e gravemente compromesso dal precedente governo Berlusconi, e favorire i licenziamenti disciplinari. Monti sin dall’inizio del suo governo aveva annunciato un programma di rigore, equità e crescita. Oggi assistiamo solo a un forte rigore, una politica di tasse che sta colpendo tutte le fasce deboli: lavoratori, giovani anziani con pensioni al di sotto dei mille euro mensili, problematiche che per i più deboli spesso portano al suicidio.
Il 1 maggio quindi la festa del lavoro, di un diritto fondamentale di ogni individuo. Il lavoro: un valore e una ricchezza economica personale e sociale.
Il prossimo 9 maggio la Fornero incontrerà i sindacati per i lavoratori ‘’esodati’’, quelli che per accordi sono usciti dal lavoro e che con l’allungamento dell’età per andare in pensione previsto dalla riforma Fornero rischiano di restare senza lavoro e senza assegno. Un problema che ci tocca fortemnte da vicino poiché in Irpinia abbiamo la vicenda Irisbus e l’indotto ad essa collegata che coinvolge tantissimi lavoratori con le loro famiglie”.

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