Vertenza Irpinia, il PdCI propone lo sciopero generale

“L’incidente avvenuto alla Sirpress di Nusco, che ha causato il grave ferimento di un operaio di 43 anni di Lioni, è la goccia che fa traboccare il vaso. L’irpinia vive uno stato di emergenza lavorativa che è ormai un dramma quotidiano. Ciò che è accaduto pone di nuovo all’ordine del giorno la questione della sicurezza su lavoro”. E’ quanto afferma la segreteria provinciale del Partito dei Comunisti Italiani, Fedetazione irpina.
” Con la speranza che le condizioni dell’operaio migliorino, abbiamo il dovere morale e sociale di sostenere una classe, quella lavoratrice, che in questa terra fa i conti quotidianamente con un sistema economico-politico fallito perché genera povertà, miseria e incidenti gravi per la stragrande maggioranza della popolazione. L’appello che lanciamo, riguarda tutti, non solo il movimento operaio: tutti hanno la responsabilità civile di manifestare dissenso nei confronti di una politica che, dal livello nazionale a quello locale, depaupera oramai anche il vivere quotidiano. Al fianco di questa grave emergenza umana, si affianca anche quella sociale, fatta di impoverimento e tagli dei servizi essenziali (fra cui la sanità!) che rendono l’Irpinia sempre più invivibile. Siamo sulla linea di confine: ciò che accade è da considerare una vera e propria emergenza popolare. Ad essere schiacciati sono i lavoratori, i pensionati, i disoccupati, i piccoli artigiani.
E’ necessario scendere in piazza, con uno sciopero generale di tutta l’Irpinia, per evidenziare le contraddizioni di una provincia torturata dalle clientele, dal favoritismo, dalle spartizioni di potere, il tutto, ovviamente, subalterno ad un sistema capitalista che sta portando l’Italia sul baratro, ed un popolo alla povertà.
E’ necessario scendere in piazza ed essere solidali con chi subisce questa crisi: dagli studenti, ai precari, ai lavoratori in lotta (dall’IRISBUS, all’ASTEC, ai Forestali …) , a chi sul lavoro ci rimette la vita e a chi la vita se l’è tolta perché senza lavoro l’uomo è incompleto ed inutile. Bisogna riportare l’essere umano al centro dell’attenzione dell’economia, della società e della politica, e sul lavoro bisogna investire, perché senza di esso si creerà altra povertà, altri precari, altri disoccupati e altri morti! Auspichiamo che le forze politiche e sociali rispondano all’appello per organizzare un grande e partecipato sciopero generale, che avvii finalmente la Grande Vertenza Irpinia, perché è il momento di cambiare non solo il modo di gestire la politica, ma gli attori stessi che oggi occupano quei posti. Chi oggi siede nei posti di potere, vuole o non vuole, parteggia e difende questo sistema disumano. Chiediamo lo sciopero generale perché è lo strumento che le masse popolari hanno per dimostrare il loro dissenso e chiedere una politica radicalmente diversa a favore dei poveri e non dei ricchi come è stato fatto invece finora.
Chiediamo a tutti di partecipare anche alla manifestazione del 12 maggio a Roma contro il governo Monti indetta dalla Federazione della Sinistra. Facciamo della Vertenza Irpina un momento importante della riscossa delle regioni del sud affamato dalla tracotanza, dalle ruberie, dal razzismo leghista…e non solo!”.

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