Avellino, frode nel settore energetico: recuperati 1,5 mln di euro

Dividendi verso società controllanti olandesi trasformati in interessi passivi deducibili in Italia. Questo il meccanismo elusivo scoperto dalla Direzione Provinciale delle Entrate di Avellino, che recupera in adesione 1,5 milioni di euro.
La frode – L’operazione elusiva è stata realizzata da un gruppo di imprese del settore energetico residenti in Stati diversi. I dividendi indeducibili verso società controllanti olandesi venivano trasformati in interessi passivi deducibili in Italia mediante l’acquisizione – attraverso indebitamento e successiva fusione –  di quote societarie. A seguito del trasferimento di quote tra gruppi internazionali, le partecipazioni societarie cedute aumentavano di valore. Ciò consentiva di sottrarre somme destinate a tassazione ed eludere il Fisco.
Il trasferimento, inoltre, avveniva con indebitamento verso società estere senza un’effettiva variazione del soggetto economico titolare del business. Infine, attraverso la stipula di “cost-sharing agreement”, ovvero di accordi di ripartizione dei costi infragruppo, le società controllanti fornivano alle proprie controllate servizi di natura tecnica, finanziaria, legale, commerciale e fiscale, sovrafatturati e finalizzati al trasferimento di utili nei Paesi esteri.
L’adesione ai rilievi e il recupero – L’esame della catena di controllo del gruppo societario e l’analisi funzionale dei costi ripartiti hanno permesso alla struttura irpina il recupero di 1,5 milioni di euro di maggiori imposte, sanzioni e interessi. Gli importi sono stati definiti attraverso il meccanismo dell’accertamento con adesione.   

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