Elettrosmog al tribunale, Anm: “Servono maggiori controlli”

Ecco il documento approvato all’assemblea ANM sottosezione di Avellino dell’8-5-2012 riguardante l’inquinamento magnetico al tribunale di Avellino: “Considerato che il Procuratore della Repubblica in Sede ha trasmesso alla Sottosezione dell’ANM la corrispondenza intercorsa con il Comune di Avellino dalla quale emerge che quest’ultimo, da molti anni, ha concesso l’uso dei locali sotterranei del Palazzo di Giustizia per l’installazione di una centrale elettrica che costituisce “uno dei principali nodi della rete elettrica Enel in media tensione della Città di Avellino” da cui “partono numerose linee interrate MT (media tensione) a 20 KV per l’alimentazione di cabine stradali MT/BT e delle utenze cittadine”; che, dagli esiti dell’ ARPAC sulle misurazioni dei campi elettromagnetici presso il Palazzo di Giustizia, è risultato anche un valore di 4,45 μT;
che ai sensi dell’ art. 4 del DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 8 luglio 2003 “Nella progettazione di nuovi elettrodotti in corrispondenza di aree gioco per l’infanzia, di ambienti abitativi, di ambienti scolastici e di luoghi adibiti a permanenze non inferiori a quattro ore e nella progettazione dei nuovi insediamenti e delle nuove aree di cui sopra in prossimita’ di linee ed installazioni elettriche gia’ presenti nel territorio, ai fini della progressiva minimizzazione dell’esposizione ai campi elettrici e magnetici generati dagli elettrodotti operanti alla frequenza di 50 Hz, e’ fissato l’obiettivo di qualita’ di 3 μT per il valore dell’induzione magnetica, da intendersi come mediana dei valori nell’arco delle 24 ore nelle normali condizioni di esercizio”.
che ai sensi della art. 3 del cit. decreto “A titolo di misura di cautela per la protezione da possibili effetti a lungo termine, eventualmente connessi con l’esposizione ai campi magnetici generati alla frequenza di rete (50 Hz), nelle aree gioco per l’infanzia, in ambienti abitativi, in ambienti scolastici e nei luoghi adibiti a permanenze non inferiori a quattro ore giornaliere, si assume per l’induzione magnetica il valore di attenzione di 10 μT, da intendersi come mediana dei valori nell’arco delle 24 ore nelle normali condizioni di esercizio”.
che le rilevazioni operate dall’ ARPAC non sono risultate esaustive in quanto:
-operate solo su parte del perimetro e dei locali del Palazzo di Giustizia,
-i tempi di misurazione non risultano idoneamente documentati e, comunque, non estesi all’ arco temporale delle 24 ore nelle normali condizioni di esercizio della centrale (nei luoghi adibiti a permanenza non inferiori a quattro ore giornaliere si assume, difatti, per l’induzione magnetica il valore di attenzione da intendersi come mediana dei valori nell’arco di 24 ore nelle normali condizioni di esercizio cfr. DPCM dell’ 8 luglio 2003 );
che deve assolutamente accertarsi se vi è o meno il superamento dei limiti d’esposizione o dei valori d’attenzione previsti dalle norme vigenti, effettuando idonee misurazioni sulla totalità degli spazi adibiti ad ufficio giudiziario e nell’ arco temporale delle 24 ore nelle normali condizioni di esercizio della centrale ;
che peraltro deve anche verificarsi se la centrale in oggetto è stata implementata e può dunque costituire nuova opera rientrante nella più restrittiva previsione normativa relativamente al valore massimo consentito.
Tutto ciò premesso i magistrati di Avellino esprimono la profonda preoccupazione che desta l’esistenza nei locali sotterranei del Palazzo di Giustizia di una rilevante centrale elettrica in grado di produrre campi elettrici e magnetici, quantomeno, superiori agli obiettivi di qualità fissati con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’ 8 luglio 2003 .
Sollecitano gli organi competenti ad espletare con l’urgenza del caso tutti gli accertamenti necessari e a fornire esaustive risposte agli interrogativi di cui in premessa, a tutela della salute dei dipendenti, magistrati, avvocati e degli utenti della giustizia, riservando all’esito ogni ulteriore determinazione non escluse iniziative giudiziarie.
Si fissa la nuova assemblea per il giorno 12 giugno 2012 ore 13,30 per le ulteriori valutazioni. L’assemblea dispone la trasmissione del presente deliberato alla Procura della Repubblica-sede-, alla Procura della Repubblica di Roma, al Presidente del Tribunale ( anche nella qualità di Presidente della Commissione Manutenzione) , al Sindaco del Comune di Avellino, all’Arpac, all’Enel, all’ASL di Avellino, al Presidente del Consiglio dell’Ordine , alla sezione distrettuale dell’ANM e alla Giunta nazionale dell’ANM , nonché la divulgazione agli organi di stampa.

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