Alta Capacità, Bevere: “Delibera chiara, stazione cancellata”

“A questo punto, credo sia legittimo chiedersi se questo Protocollo di intesa la Regione Campania lo abbia subito da RFI e dal Ministero dei trasporti ovvero la stessa abbia ritenuto in proprio di prendere questa iniziativa quanto meno inopportuna azzardata. Nel primo caso il Presidente avrebbe dovuto informarne il Consiglio Regionale di si fatta proposta ed all’unanimità respingerla al mittente.
Nel secondo caso ed è quello più grave, non si riesce a comprendere con quale autorità se non con quella conferitagli da tutto il popolo sovrano campano, egli abbia potuto solo immaginare di compiere un atto politico così grave così poco democratico. Quella delibera oramai la famosissima n° 87 ha accolto tutta la classe politica dirigente di questa Provincia tranne qualche distinguo, di stucco. Non vi sono interpretazioni diverse da quello che vi si legge. La stazione irpinia della TAC viene di fatto cancellata, soppressa, eliminata. Se si voleva fare o dire il contrario bastavano nella stessa delibera poche parole di chiarimento così come è stato scritto per le prime tre tratte”. E’ quanto sostiene Gaetano Bevere, responsabile fondi comunitari del Pd provinciale. Per questa tratta Apice-Orsara, – prosegue Bevere – bisognava semplicemente scrivere in delibera: considerato che la realizzazione dell’intervento in argomento risulta finanziato per la somma di Euro 47.000, ‘’ più 10 pregressi, per la redazione del progetto definitivo e relativi sondaggi geonostici, la Regione Campania, atteso che il progetto preliminare è stato trasmesso ai Ministeri competenti, e che in data 25-03-2011 il Ministro dell’ambiente ha inoltrato al MIT il parere positivo della commissione per la V.I.A. INVITA Le Autorità preposte a redigerne nel più breve tempo possibile il progetto esecutivo cantierabile, così come richiesto dall’U.E. Non vi sarebbero stati equivoci, non vi sarebbe stata alcuna perplessità: aria fritta, bugie, calunnie, necessità di attrezzarsi di attrezzature di eccellenza per giustificare in prospettiva magari fra tre o quattro anni qualche progetto. Che sciocchezze!
L’Unione Europea se esisterà ancora ci chiede e ci reitererà la richiesta di realizzare quest’opera ritenuta tra le opere prioritarie delle TEN (Trans Europe Network) nel più breve tempo possibile vale a dire detto in soldoni bisogna partire immediatamente. Proviamo ad immaginare di rimettere tutto in discussione e forse fra tre o quattro anni si deciderà qualcosa ma intanto i finanziamenti verranno spesi su altre priorità strategiche. E poi la famosa direttissima, la soluzione tanto cara ai napoletani perché si risparmia perchè si accorciano i tempi perché diminuisce la percorrenza.
La formazione geologica di quell’area è la peggiore di tutto il bacino interessata all’opera. Argille gassose, tossiche che hanno lasciato sepolti quando sono state realizzate le tre gallerie, della Cristina della Starza e Sangina, centinai di morti. Credo noi siamo tutti interessati a creare comitati per il TAC SI e non già per il NO TAC. Le popolazioni irpine sono disposte a sopportare altri sacrifici ma mai più prepotenze inutili, prive di senso che negherebbero qualunque speranza di sviluppo per queste così dette aree interne destinate da sempre ad un volgare prolasso della Regione Campania”, conclude Bevere.

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