Irisbus, gli operai: “Siamo delusi. Ma la lotta continua”

“Dopo mesi di lotta, sia davanti allo stabilimento di Valle Ufita, sia in tutti i luoghi che siamo riusciti ad inventarci, registriamo ancora clamorose assenze e soprattutto nessun cambio di rotta. Innanzitutto diciamo a chiare lettere che non possiamo più sopportare l’assenza e il mancato interessamento della gran parte di lavoratori che come noi percepiscono gli stessi euro di cassa integrazione, lavoratori che come noi dal 15 ottobre non avranno più nulla per cui lottare”. Lo si legge in un nota a firma di Resistenza operaia. “A questi lavoratori – c’è ancora scritto – lanciamo un monito e un appello a non abdicare alle proprie responsabilità, a non delegare ad altri la ricerca della risoluzione di un problema che ci vede tutti attori protagonisti. Registriamo inoltre ancora oggi l’incertezza dei sindaci che, nonostante vivano sulla propria pelle il dramma di una intera comunità, ancora non riescono ad entrare nell’ottica che devono porsi a capo, non al fianco, di azioni continue forti e coraggiose per salvare non solo la Irisbus, ma l’intera Irpinia. Profondamente deludente e stata l’assenza di alcuni sindacati provinciali (CISL-UIL-FISMIC). A questi ultimi chiediamo un passo in avanti verso i lavoratori,ma soprattutto chiediamo di chiarire e spiegare la loro posizione su questa drammatica vertenza perchè siamo convinti che all’unità si puo giungere solo con un confronto veritiero e franco. Contemporaneamente dobbiamo anche dire che questa volta condividiamo in pieno le preoccupazioni e le proposte lanciate da Masini della FIOM-CGIL. Anche noi infatti pensiamo che il tempo trascorre inesorabile e ci avviciniamo sempre più alla fine, per cui non c’è più un minuto da perdere:bisogna lottare e mettere in campo azioni che costringano il Governo a dare una risposta sulla questione del piano autobus che serve all’intero Paese e non solo a Valle Ufita. Ai più scettici diciamo che siamo consapevoli delle difficoltà e dei timori di gente che non è abituata geneticamente alla lotta, ma insieme possiamo trovare il coraggio necessario che ci porterà al riscatto e forse anche alla vittoria”.

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