Caso Claire, il procuratore D’Emmanuele: “Fascicolo aperto”

IL CASO – Tre mesi dopo e una lunga scia di misteri e omertà ritorna alla ribalta della cronaca la morte di Claire Tricia Martin, 31 anni e mamma di un bambino. Dopo i rumors delle scorse settimane e la partecipazione alla nota trasmissione pomeridiana di Rai1, ‘La vita in diretta’, del collega Gianni Vigoroso, è calato nuovamente un pesante silenzio sul caso della giovane anglo-tedesca da qualche anno però residente a Grottaminarda. I genitori dall’Inghilterra, e dalle colonne di un quotidiano britannico, avevano sollevato forti dubbi sulle cause reali del decesso della figlia e lanciato accuse nei confronti degli investigatori italiani che a loro avviso avevano condotto indagini in maniera superficiale per chiudere presto il caso e archiviarlo come suicidio. Stavolta a parlare in un’intervista rilasciata all’emittente Primativvù, è il capo dei pm della Procura della Repubblica di Ariano Irpino, Luciano D’Emmanuele. “Il fascicolo non è chiuso, anzi- chiarisce il dottore D’Emmanuele-. Se qualcuno sa, se ha visto qualcosa quella mattina, parli e sarà tutelato dalle forze dell’ordine”. Insomma, il caso di Claire resta aperto nonostante l’esito delle super perizia affidata al criminologo napoletano, Maurizio Saliva, non lascia spiraglio alcuno a un’ipotesi delittuosa. Il dubbio torna a insinuarsi, dunque, sulle cause della tragica morte della trentenne trovata agonizzante sul terrazzo della villetta di Carpignano dalla suocera. La dichiarazione lapidaria del capo della Procura del Tricolle apre a questo punto nuovi e inquietanti scenari.

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