Stupro L’Aquila, la vittima: “Lascio l’Italia”

“Provo tanta rabbia e amarezza, stavo cercando di riorganizzare la mia vita, magari spostandomi in una città che non fosse L’Aquila, ma alla luce di questo fatto valuterò seriamente la possibilità di trasferirmi in un Paese che non sia l’Italia”. Così la studentessa laziale rimasta vittima della violenza sessuale nella notte tra l’11 e il 12 febbraio scorsi in una discoteca dell’Aquilano sulla concessione degli arresti domiciliari al suo aggressore, il 21enne di Montefredane Francesco Tuccia, accusato di violenza sessuale e tentato omicidio.
“Valuterò di lasciare l’Italia – prosegue la giovane – perché non vorrei che un giorno mia figlia potesse dover sopportare e subire tutto quello che sto subendo io e rimanere priva di tutela da parte dello Stato. Non riesco a comprendere il perché di questa decisione dei giudici dell’Aquila”, conclude.

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