Riforma mercato lavoro, le proposte Gd in una lettera a Bersani

Di seguito vi proponiamo la lettera aperta del Segretario nazionale GD, Fausto Raciti, sottoscritta anche da rappresentanti di numerosi associazioni, indirizzata al Segretario nazionale del PD Pier Luigi Bersani e al gruppo parlamentare del PD nella quale è riportata la posizione dei Gd e le proposte sul mercato del lavoro: “Caro Segretario Pier Luigi Bersani, caro Stefano Fassina, caro Dario Franceschini, caro Cesare Damiano e cari Onorevoli Parlamentari, il testo della “Riforma del Mercato del Lavoro” approvata dal Senato ci consegna mediazioni positive sull’Art. 18 e un equilibrio, seppur con alcune incognite, sulla riforma degli ammortizzatori sociali per il lavoro dipendente e sulla reintroduzione dei “voucher” in agricoltura. Anche sul versante dei cosiddetti “esodati” sembra ci siano punti d’avanzamento che potrebbero portare a soluzioni positive. Siamo contenti che si stia arrivando a questi risultati. La riforma del mercato del lavoro aveva posto, però, come obbiettivo principale quello di ridurre la precarietà del nostro Paese.
Dal punto di vista della precarietà e dei precari il testo approvato al Senato ci consegna una riforma molto grigia e penalizzante soprattutto per le partite iva. L’unico spiraglio di sole illumina i soli contratti a progetto per i quali verranno stabiliti dalla contrattazione dei limiti di compenso. Oltre 40 associazioni giovanili e dei precari avevano chiesto tutto ciò unitamente ad altri interventi.
Il fatto è che se si regolano i compensi dei collaboratori a progetto senza fare altrettanto con le partite iva e con le altre forme di lavoro atipico ben presto la gran parte dei contratti a progetto saranno trasformati forzatamente in partite iva individuali con un costo inferiore per le aziende e senza vincoli né regole da rispettare. Questa situazione si aggiunge alla mancata cancellazione di alcuna forma di lavoro precario; al rinvio della regolazione di stage e tirocini; all’introduzione di un anno di lavoro a termine senza motivazione; al rischio di avere irrigidito l’apprendistato senza incentivare l’assunzione stabile; a una norma di contrasto delle false partite iva che, escludendo talmente tanti soggetti, peggiora persino la situazione attuale; a una riforma degli ammortizzatori sociali che, lungi dall’essere universale, esclude proprio i più penalizzati nel mercato del lavoro; all’introduzione di una “mini Aspi” caotica e che penalizzerà i lavoratori stagionali, in gran parte giovani e donne.
Tutto questo alla luce dell’aumento dell’aliquota previdenziale per parasubordinati e partite iva che, non avendo regolati i loro compensi, penalizza i giovani professionisti facendoli pagare come nessun altro in Italia, per non ricevere nulla né in termini di diritti né sotto forma di protezioni sociali.
Capiamo la necessità di arrivare all’approvazione della riforma del lavoro in fretta, ma questo non deve significare rinunciare a priori ad affrontare, con lo stesso piglio con cui ci si batte su alcuni temi (ora anche sul rinvio di un ulteriore anno della riforma degli ammortizzatori per i dipendenti), le non meno rilevanti questioni che riguardano i giovani, i professionisti, i precari. La necessità di una rapida approvazione può essere coniugata con un’attenzione particolare a tali temi in uno o più provvedimenti separati.
Per questo vi chiediamo di impegnarvi in questi ultimi giorni di confronto su tre piccoli punti che possono essere essenziali per la vita quotidiana di milioni di lavoratrici e lavoratori, soprattutto giovani e donne con alte professionalità:
1) Non attuare l’aumento dell’aliquota previdenziale per le partite Iva iscritte solo alla gestione separata INPS;
2) Dare la possibilità a chi lavora come stagionale in un unico periodo dell’anno di poter avere l’indennità di disoccupazione ogni anno e non ogni due anni come risulterebbe dalla riforma;
3) Estendere la regolazione dei compensi, come per i collaboratori a progetto, anche alle partite Iva e ai Co.Co.Co. che rientrino nei limiti previsti per il regime dei contribuenti minimi”.

Firmato:
Fausto Raciti (Segretario Naz. Giovani Democratici), Andrea Dili (Dott. Commercialista, portavoce Ass. 20 maggio flessibilità sicura), Giorgia D’Errico (Resp. Naz.Ass. Lavoro & Welfare Giovani) Salvo Barrano (Archeologo, Ass. Nazionale Archeologi), Paola Ricciardi (Archietetto, Iva Sei Partita) Yulian Colabello (Avvocato, Ass. 6° piano) Giuseppe Guardascione (Chimico, gruppo “precari trasversali”) Emanuele Perugini (Giornalista, gruppo “Italian Default”), Davide Imola (Sindacalista, Responsabile Professioni Cgil), Maria Teresa Altorio (Avvocato, Lavoro & Welfare Giovani) Francesco Ricciardi (Avvocato, Ass. Difensori Ufficio) Silvia Zino (Redattrice Editoriale, Rete Redattori Precari) Valerio Marinelli (Praticante legale, Ass. 6° piano) Andrea Macchia (Conservatore scientifico, Italian Association of Conservation Scientists)

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