Avellino, lettera dei precari del Comune ai consiglieri

AVELLINO – Il coordinamento dei lavoratori precari a Tempo Determinato del Comune di Avellino, con contratto in scadenza ad agosto prossimo, fortemente preoccupato per la piega che sta prendendo la discussione sul tema, ha scritto una lettera aperta ai consiglieri comunali. Ecco il testo: “Siamo, nostro malgrado, costretti ad intervenire pubblicamente al fine di tentare di ristabilire un minimo di verità sulla vicenda dei lavoratori precari a tempo determinato del Comune di Avellino.
Chi sono i “tempo determinato” del Comune di Avellino? Sono quei funzionari e dipendenti che, ogni giorno da oltre dieci anni, si assumono le proprie responsabilità svolgendo ruoli nevralgici nei vari Settori dell’Ente (Lavori Pubblici, Traffico, Urbanistica, Ragioneria, Cultura,….). Sono quei lavoratori, che non avendo all’epoca, i requisiti previsti dalla norma non hanno vantato “diritti” o “meriti” non riconosciuti per legge, e non hanno ostacolato la stabilizzazione dei 10 tecnici, geometri e architetti, avvenuta nel 2007; né hanno ostacolato la costituzione della Global Service, che ha permesso di risolvere l’annosa questione dei lavoratori socialmente utili, ma hanno saputo aspettare il proprio turno.
Sono quei lavoratori che non hanno mai manifestato, con forza, la volontà di mantenere la forma contrattuale di “convenzione professionale” per poter partecipare, come tali, ai progetti di lavori pubblici che hanno consentito di guadagnare cifre molto generose; né scelto, per iscritto, un contratto di tipo professionale per assicurarsi buoi guadagni e, contestualmente, meno vincoli di presenza nell’ente. I lavoratori a Tempo determinato scadono ad agosto 2012 e per loro non c’è più tempo; vanno assunte decisioni.
Dopo numerosi incontri, studio della normativa, consulto di esperti e confronto con altre realtà, la Giunta e l’Amministrazione, con la delibera incriminata del 2 giugno, hanno sancito legittimamente una programmazione che prevede, in tre anni, la chiusura del percorso di stabilizzazione, partito nel 2008 con l’applicazione delle Leggi Finanziarie 296/2006 e 244/2007, per quella parte del personale precario, i “tempo determinato”, selezionato mediante concorso pubblico a norma di legge (con prove “scritte e orali” a norma di legge ed ai sensi del Regolamento del Comune di Avellino, non selezione pubblica per titoli e colloqui) e sulla scorta dei requisiti previsti dalle due leggi finanziarie precedentemente richiamate. Con l’approvazione del Bilancio sarà sancito, quindi, tale lavoro capillare effettuato nell’arco di un anno in collaborazione con il Sindaco, dott. Giuseppe Galasso, l’Ass. al Personale, avv. Guido D’Avanzo, e il Dirigente al Personale, dott. Gianluigi Marotta, con le organizzazioni sindacali più rappresentative per concludere il processo di stabilizzazione avviato nel 2008 e dare finalmente certezze a noi lavoratori, dopo oltre dieci anni di corretto lavoro per l’Ente.
Risulta evidente a tutti che lo “stato di agitazione” avviato dai colleghi co.co.co. che, invece, non vogliono aspettare il proprio turno, sta creando attriti ed un clima poco sereno in Consiglio Comunale e sta facendo perdere di vista l’emergenza temporale dei contratti in scadenza. Risulta altrettanto evidente la strumentalizzazione che qualcuno sta facendo della vicenda dei co.co.co. A noi, infatti, sembra che più che cercare una soluzione, come noi speriamo ed auspichiamo anche per loro, qualcuno sia più impegnato a mandare a monte la soluzione trovata per i lavoratori a tempo determinato.
Ci chiediamo, a tal proposito, cosa centra la richiesta che si sente in giro di annullamento della Delibera di Giunta n. 168, che, semplicemente, prevede il fabbisogno dell’Ente ed il rinnovo contrattuale per i Tempo Determinato, con la soluzione del problema dei co.co.co.? Nessuno impedisce che, a fianco di questo provvedimento, ve ne sia un altro che dia indirizzi e soluzioni anche per la difficile situazione dei co.co.co. E, allora, perché chiedere di buttare tutto a mare? Se non per semplice e manifesta volontà di danneggiare i lavoratori per i quali si è trovato uno straccio di soluzione?
A questo si aggiunge la preoccupazione per i propri contratti, in scadenza ad agosto 2012 (e non a giugno 2013 come i co.co.co.) non ancora prorogati nonostante un accordo sottoscritto con la parte pubblica in sede di delegazione trattante e nonostante il fatto che il Consiglio Comunale e la Conferenza dei Capigruppo si siano già espressi al fine di attivare le procedure di rinnovo e di stabilizzazione. Ci auguriamo che l’Amministrazione possa definire, così come ha fatto per noi, un percorso di stabilizzazione anche per i co.co.co., che non può essere per legge quello nostro, ma che potrà essere studiato nei minimi dettagli fino a giugno 2013, alla loro scadenza, per noi, invece, il 30 giugno 2012 rappresenta l’ultima possibilità; pertanto, confidiamo in ogni singolo consigliere comunale per aiutarci a chiudere una condizione di precarietà, che dura da oltre un decennio, nel pieno rispetto delle norme vigenti”.

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