Avellino: passa il bilancio, ma non mancano le polemiche

POLITICA AVELLINO – Passa il bilancio in Consiglio comunale. La discussione è stata complessa, ma alla fine anche il gruppo dei “dissidenti” ha votato per l’approvazione. Un nota positiva nella seduta di ieri è stata sicuramente quella legata alla questione dei precari. L’amministrazione si è impegnata ad avviare un percorso di stabilizzazione a tempo indeterminato dei lavoratori che al momento hanno un contratto a tempo determinato. I lavoratori Cococo, attraverso un concorso potranno mirare a nuove forme contrattuali.
Ma sul bilancio arrivano le polemiche del Prc: “Il bilancio del comune di Avellino appena approvato mostra poche luci e molte ombre, – afferma Costantino D’Argenio – sia nel merito del documento, che nelle modalità di approvazione. Non condividiamo la stangata sull’IMU, che tra l’altro nel regolamento non prevede nessuna correzione rispetto alle rendite catastali sbagliate che più volte abbiamo denunciato. Le aliquote approvate sono penalizzanti e peseranno fortemente nelle tasche di lavoratori e pensionati. Sul fronte della spesa, nonostante il sociale sia stato sbandierato come priorità, non ci sembra esserci nessuna svolta rispetto a politiche di solidarietà che fin ora hanno funzionato poco e male.
Qualche nota positiva arriva sul fronte della stabilizzazione dei precari, che speriamo chiuda definitivamente la vicenda, inaugurando una nuova stagione in cui l’amministrazione non faccia più ricorso a contratti temporanei, utilizzando i concorsi per le proprie necessità di personale. Le politiche culturali si focalizzano sul Teatro, con la buona iniziativa del corso di danza, ma prefigurano un disimpegno totale su altri fronti, a partire dall’ex Eliseo e la sua vocazione cinematografica. Non ci rassicurano d’altra parte le intenzioni dell’assessore al ramo rispetto alla privatizzazione dell’ACS, che dal nostro punto di vista può diventare un fiore all’occhiello della gestione pubblica cittadina, se ben amministrata, piuttosto che l’ennesimo bene da alienare per fare cassa. Una società di servizi pubblica è indispensabile per la gestione e manutenzione delle tante strutture che già ora si stanno avviando lentamente al degrado, vedi Parco Santo Spirito. Riteniamo quindi che l’ACS vada potenziata e gestita al meglio, e sotto un controllo più stringente dell’Amministrazione.
Questo per quanto riguarda il merito, per il dibattito visto in consiglio le cose non vanno meglio. Le divisioni interne al PD sono ormai paradossali, con l’opposizione interna che vota compatta il bilancio per inchiodare Galasso alla sua poltrona e castrarne le aspirazioni romane, dopo aver sparato a zero sul bilancio stesso. Siamo alla perdita pressochè totale di responsabilità nei confronti della città. Ci spiegano che il bilancio, documento caratterizzante delle politiche di un’amministrazione, è da bocciare, e quindi sfiduciano il sindaco e l’amministrazione a parole, salvo poi ritenerlo inamovibile per far posto ad altri nelle prossime candidature alle politiche. Prendiamo atto con rammarico infine, che anche consiglieri critici con i quali stiamo condividendo la battaglia rispetto al parcheggio di piazza Libertà, si ostinino a confermare la fiducia a questa amministrazione. La condivisione di una linea comune oltre le singole rivendicazioni in questo modo si diventa ardua”, conclude D’Argenio.

SPOT