“L’Irpinia è verde non nera”: il No di Rouge a trivelle e pozzi

LIONI – Anche Rouge Spazi Pubblici Autogestiti a difesa del territorio irpino contro l’istituzione di trivelle e pozzi petroliferi: “Dopo oltre sessant’anni riprende in sordina la ricerca di oro nero in alta irpinia. Una notizia che non ha sconvolto più di tanto le popolazioni locali, ormai assopite da decenni di malgoverno e sottomissioni di ogni tipo, basti pensare alle tante discariche impiantate in irpinia e alle varie devastazioni ambientali, per non parlare della crisi industriale e agricola che stiamo vivendo sino ad arrivare all’ultima emergenza sanitaria con cui ci troviamo a fare i conti ancora adesso. Eppure, quando tutto sembra perduto, ecco arrivare una nuova ventata di protagonismo e partecipazione.
Una dimostrazione di affetto alle radici di questa terra, quella dimostrata da un gruppo di cittadini che si è costituito in comitato e ha scelto di non subire l’ennesimo attacco alla verde irpinia facendosi promotore da subito di un incontro/convegno per informare e sensibilizzare le nostre comunità dei rischi e pericoli sull’estrazioni petrolifere. Il 30 giugno, a partire dalle ore 17 presso il palazzo di città, anche noi saremo a Nusco per ribadire la nostra opposizione ai carotaggi e alle trivellazioni sperando di non essere tra i pochi ad avere quest’idea di società – riporta la nota di Rouge spazi pubblici autogestiti – alla luce delle pessime esperienze italiane maturate in relazione ai temi sensibili della salvaguardia ambientale, del controllo sanitario e dello sviluppo economico, non solo non abbocchiamo all’amo del petrolio come strumento di sviluppo in fase di crisi ma diciamo fermamente no alle estrazioni perché finora ha portato pochi vantaggi ai territori, poca occupazione e infiniti lutti, per i lavoratori e per l’ambiente. In poche parole ci manca solo il petrolio!
La procedura di estrazione contrasta la conformazione idrogeologica del nostro territorio, ad elevato rischio sismico, e si interpone ad un potenziale sviluppo ecosostenibile, condotto attraverso la gestione locale delle risorse agroalimentari, di cui il nostro “territorio intelligente” è ricco. I nostri amministratori invece di continuare a lucrare sulle nostre vite e le nostre terre,farebbero bene a far conoscere alla gente comune i vari tipi di energie utilizzabili, per fare capire a tutti i vantaggi e gli svantaggi dello sfruttamento di diverse fonti di energia e rendere consapevole la collettività dei problemi che comporta lo sfruttamento di energie non rinnovabili. Anche se il permesso di ricerca scade nel 2016, noi chiediamo da subito a chi ci governa di stracciare tali concessioni o quanto meno di deliberare contro queste presunte autorizzazioni esplorative e a tutte le comunità locali interessate di insorgere contro le compagnie petrolifere.
L’incontro di Nusco sarà l’occasione per dire No a qualsiasi scelta legata allo sfruttamento di giacimenti petroliferi ma soprattutto un momento più ampio in cui un’intera comunità, quella irpina appunto, si incontra per disinnescare qualunque tentativo, calato dall’alto e non concordato con la popolazione, di attacco a un modello di sviluppo moderno ed eco sostenibile. L’irpinia è verde, non nera!”.

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