CRONACA AVELLINO – Qualche anno fa volevano rilevare per conto di una cordata di imprenditori l’Us Avellino, ora sono finiti in manette per associazione a delinquere finalizzata alla truffa: Paolo e Francesco Carino, insieme a Vinicio Comella, 40enne avellinese, sono stati arrestati a seguito delle indagini coordinate dalla dott.ssa Venezia della Procura della Repubblica di Avellino, che hanno portato all’emissione di tre ordinanze di custodia cautelare. Coinvolto nella vicenda anche il pescarese Walter Fabiani, denunciato in stato di libertà. Le indagini della polizia sono scattate nel 2010, a seguito della denuncia sporta da alcuni imprenditori raggirati.
Gli inquirenti hanno appurato durante le indagini come i due siano riusciti a sottrarre somme di denaro ad imprenditori in stato di difficoltà ai quali veniva garantito l’accesso a finanziamenti europei per ristrutturare attività, aprirne nuove o semplicemente sanare i buchi economici. Il Comella adescava i clienti, mentre i due fratelli fissavano appuntamenti con i clienti in uffici ubicati non solo ad Avellino, ma anche a Pescara, Chieti o in Emilia Romagna. Meglio ancora, quando la ‘gatta da pelare’ era davvero succulenta, l’appuntamento era fissato a Roma, in Via veneto, al Cafè de Paris.
Ai clienti veniva chiesta una somma di denaro per espletare le pratiche burocratiche di rito, somma che sistematicamente, ad un certo punto della procedura, necessitava di un reintegro. Per un ammontare, nei casi estremi, di ben 800mila euro. Per apparire credibili, oltre a viaggiare su auto di lusso, i Carino esponevano all’interno dei loro uffici foto con personaggi dello spettacolo, un biglietto da visita accreditato Rai ed addirittura mostravano agli ignari clienti una foto con, niente di meno chè, il Leone d’Oro. I quattro sono stati incastrati grazie a riscontri telefonici e bancari che hanno fatto emergere l’intera rete d’affari. Uno dei due fratelli è stato incastrato ad Alba Adriatica mentre l’altro a Malaga.
