La Fma rappresenta un fiore all’occhiello per la Fiat, non chiuderà. Lo ha affermato l’amministratore delegato Sergio Marchionne in occasione dell’incontro che si è svolto con i sindacati presso la sede del Lingotto, a Torino. Con il segretario nazionale Fismic, Roberto Di Maulo, il segretario provinciale Antonio Longobardi ed il segretario generale della Confsal, Arturo Fiorillo. «Marchionne ha confermato tutti gli impegni assunti a livello nazionale – commenta Longobardi – gli investimenti proseguono regolarmente e gli stabilimenti attivi non chiuderanno. L’Amministratore delegato ha smentito le voci riguardanti la fusione degli stabilimenti presenti nel Mezzogiorno ed ha rilanciato l’importanza strategica della Fma, dove saranno prodotti i propulsori a bassissimo impatto ambientale che muoveranno il nuovo modello dell’Alfa Romeo. Marchionne – ha aggiunto – è in attesa di conoscere cosa accadrà in autunno a livello europeo perché la crisi è generale, non riguarda solo l’Italia. La Peugeot e la Citroen sfornano modelli nuovi ogni tre-quattro mesi e poi annunciano i licenziamenti, mentre Fiat conferma i livelli occupazionali proprio perché è cauta sugli investimenti. L’amministratore delegato ha aggiunto che se in Germania, per esempio, l’imprenditore come Volkswagen vuole investire accede al mutuo a tasso agevolato dell’uno percento, mentre in Italia siamo al 6,5 percento ed è chiaro che così si blocca tutto. Le dichiarazioni di Marchionne consentono di tirare un respiro di sollievo – conclude Longobardi – anche se non abbasseremo la guardia».