Crisi, De Feo: “Molte aziende locali sono al collasso”

“Dall’inizio dell’anno, la cassa integrazione mostra un andamento preoccupante che ci riporta all’anno di inizio della crisi: il 2009. Si registra infatti un preoccupante trend di crescita delle richieste da parte delle aziende a livello nazionale, mentre per la provincia di Avellino, la situazione è cruciale”. E’ quanto afferma Franco De Feo, segretario generale Uil Avellino, che aggiunge: “La diminuzione di ore richieste (confronto Giugno-Luglio 2012: -70,3%), infatti, potrebbe sembrare un dato positivo. Ma ad un’analisi più attenta è evidente che la maggiore riduzione si è registrata per la cassa integrazione straordinaria (-85,4%) e per quella in deroga (-34%), a dimostrazione che molte aziende locali sono letteralmente al collasso o definitivamente chiuse. E che gli stessi ammortizzatori previsti non sono più in grado di sostenerle. A tali critici numeri, si accompagna inevitabilmente la crescita costante della disoccupazione (+ 700.000 in un anno), per la quale la Cassa sta diventando in molti casi una anticamera in assenza di progetti industriali credibili e con prospettive concrete di stabilizzazione delle produzioni e dell’occupazione. Segnali allarmanti che fanno il paio con quanto la cronaca quotidianamente ci riporta. Anche nel confronto con i primi sette mesi del 2011, il dato campano è negativo, facendo segnare un aumento della richiesta complessiva di Cig, in un momento in cui, secondo statisti e governanti, dovremmo essere con un piede già fuori dalla crisi.
L’aumento ulteriore della pressione fiscale per i cittadini/consumatori avrà un impatto sulla spesa e, di conseguenza, sull’economia in generale che finirà per aggravare ulteriormente la situazione per il prossimo autunno. Risanare i conti senza politiche di crescita produrrà rallentamento dell’economia, della produzione e, purtroppo, altri disoccupati.
Abbiamo esaurito – conclude De Feo – gli appelli possibili alla politica ed alle istituzioni che a quanto pare sono lontane anni luce dall’economia reale della nostra provincia e del Paese intero”.

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