Concia, ripresa solo con ricerca e formazione

Concia, ripresa solo con ricerca e formazione
Sarà convocato entro la fine di luglio un nuovo tavolo ministeriale per ragionare della crisi che ha investito il comparto concia. Un confronto che verterà su questi punti fondamentali: attivazione del governo sul protezionismo praticato dai Paesi esteri sulle materie prime e sulle normative ambient…

Concia, ripresa solo con ricerca e formazione

Sarà convocato entro la fine di luglio un nuovo tavolo ministeriale per ragionare della crisi che ha investito il comparto concia. Un confronto che verterà su questi punti fondamentali: attivazione del governo sul protezionismo praticato dai Paesi esteri sulle materie prime e sulle normative ambientali (Reach ecc.) rispettate nell’U.E. ed ignorate dai concorrenti che esportano liberamente in dumping i loro prodotti.La necessità urgente di liberalizzare le procedure gestionali della Stazione Sperimentale Pelli, ente pubblico alimentato dai contributi delle concerie, ed eliminare gli ostacoli amministrativi posti all’uso delle sue risorse finanziarie. Difendere il consumatore e la sua salute dalle contraffazioni e dalle imitazioni della pelle ed in particolare delle pelli italiane, qualitativamente e stilisticamente superiori al resto del mondo, attraverso i controlli sull’uso dei marchi vera pelle/cuoio e delle certificazioni di origine (ICEC). Blocco degli aumenti tariffari dei depuratori consortili, stante la radicale caduta della produzione ( – 25-30%), e la possibilità di derogare temporaneamente ai limiti delle sostanze che in questa situazione eccezionale si concentrano straordinariamente. Sostegno di banche e assicurazioni crediti alle p.m.i. del settore, sia per affrontare le emergenze del mercato sia per conservare l’occupazione, compresa la rilevante fetta di immigrati, sia per potenziare la formazione del personale.

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