Alto Calore: chiede soldi ai morosi ma non legge i contatori dell’acqua

Il tono è perentorio: attraverso una lettera raccomandata l’Alto Calore sta chiedendo ai clienti il pagamento di fatture pregresse.

Pare che la richiesta sottoscritta dall’avv. Maria Rizzo sia destinata a circa 40mila soggetti.

In essa si legge: “L’Alto Calore SpA in persone del Presidente Amministratore Unico, dott. Michelangelo Ciarcia, ha conferito incarico alla sottoscritta avvocato di agire nei suoi confronti per il recupero del credito…”

E quindi c’è l’importo indicato per la fattura non pagata.

Vengono dati 10 giorni di tempo per effettuare il pagamento destinato però a una Banca e non direttamente all’Alto Calore.

In caso di mancato pagamento della somma richiesta, viene comunicato che “saranno attivate le procedure per la sospensione della fornitura idrica”.

Rispetto alla perentoria richiesta, ci saranno sicuramente risposte, da parte di utenti, che risultano morosi ma non per propria volontà.

Molti non hanno pagato perchè sono state richieste, in passato, somme superiori rispetto a quelle dovute, ovvero per un quantitativo di acqua non consumato.

La stragrande maggioranza degli utenti non riceve la visita di un letturista da anni. Ci sono contatori la cui lettura non avviene dal 2012. In questo caso l’Alto Calore procede con una lettura “stimata” che quasi mai coincide con quella effettiva.

Ci sono poi molti utenti che, rispetto a fatture con importo risultante “in negativo”, sono in attesa di ottenere la restituzione delle somme. L’Alto Calore sostiene che quelle somme da ricevere potranno essere decurtate dalle fatture da ricevere.

Non funziona così, perchè c’è disparità di importi, dovuti a complessi calcoli relativi ad eccedenze ed altre voci.

Pare strano che le associazioni dei consumatori non siano ancora intervenute in modo deciso, a tutela dei propri iscritti.

LETTURA

Secondo i giudici di merito, la lettura del contatore da parte dell’addetto deve avvenire almeno una volta all’anno. Ciò per garantire più certezza nella determinazione dei consumi di acqua, ai fini della fatturazione.

All’Alto Calore, però, mancano i letturisti. Quanti erano stati assunti con tale qualifica sono stati promossi, attraverso concorsi interni, a mansioni superiori e quindi diverse.

Senza la lettura certa, il pagamento non può essere quello effettivamente dovuto.

Rispetto alle intimazioni che stanno giungendo agli utenti da parte del legale dell’Alto Calore, saranno numerose le controversie per le quali il gestore dovrà poi dare conto rispetto alla mancata lettura dei contatori.

Attraverso una sentenza del Tribunale di Arezzo è stato stabilito che la società fornitrice del servizio, deve periodicamente effettuare il sopralluogo sul contatore e dare lettura dei consumi effettivi, non potendosi considerare legittimo che l’utente resti esposto per un tempo indefinito e rimesso alle richieste della società per ipotetici consumi di acqua.

C’è di fatto che rispetto alla precedente iniziativa assunta dall’Alto Calore attraverso una società di recupero credito napoletana, si è rivelato un mezzo flop il tentativo di rientrare dei crediti vantati.

SPOT