Alto Calore recupera i crediti con Crearci ma non paga i debiti al Comune di Avellino

Continuano a pervenire agli utenti di Alto Calore le lettere della Crearci s.r.l., la società incaricata di recuperare il credito presso i cosiddetti clienti morosi.

Morosità, spesso, tutte da dimostrare ma per la società di recupero credito questo è un aspetto che interessa poco, perchè l’unico soggetto a guadagnare – in tutta questa situazione -è proprio la Crearci in virtù di un contratto di cui presto vi daremo dettagliate informazioni.

Il punto importante è un altro.

Mentre continua a richiedere soldi agli utenti, ad andare alla ricerca dei furbetti del flessibile, ovvero di coloro che rubano l’acqua spesso con la compiacenza di amici esperti, l’Alto Calore trascura di onorare i debiti.

Il Comune di Avellino, che per anni aveva dimenticato di fare i conti, ora ha messo le cose in chiaro.

Il sub commissario delegato alle finanze, il dottor Franco Ricciardi, ha inviato una diffida al presidente dell’Alto Calore, Michelangelo Ciarcia (nella foto con Umberto Del Basso De Caro, suo sponsor politico del Pd).

Ciarcia, commrcialista e sindaco di Venticano, conosce benissimo la situazione contabile dell’ente di Corso Europa, per essere stato Presidente del collegio sindacale dell’Alto Calore.

In tale nota, il Comune di Avellino pure riconoscendo un debito di un milione 411mila euro nei confronti dell’Alto Calore, invita l’ente a pagare 4 milioni e 25mila euro provvedendo a ciò attraverso una compensazione.

Ovvero, dai 4.025.461 euro vantati dal Comune nei confronti dell’Alto Calore, questo ente può senz’altro detrarre 1.411.774 euro ma deve versare immediatamente la differenza di  2.416..486.

E deve farlo in fretta, altrimenti parte l’azione giudiziaria che non sarà come quella affrontata da decine di creditori, i quali si sono visti rispondere dalle banche che “non ci sono soldi sui conti”.

Il Comune di Avellino sa come recuperare il credito, questo è certo.

Sicuramente seguiranno lo stesso esempio altri Comuni i cui sindaci da tempo hanno tentato di ottenere i crediti vantati, come quelli di sostenitore del rinvio è Summonte, Montella, Ariano Irpino e altri ancora mentre alcuni Comuni, pure avendo già ottenuto i provvedimenti giudiziari per rientrare delle somme vantate, non riescono a recuperare il credito.

 

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