Altro che bus, dallo stabilimento Valle Ufita ora escono i primi 30 lavoratori

Un’altra presa in giro, una nuova storia come mille altre sono state vissute in Irpinia sulla pelle dei lavoratori attraverso lacosiddetta “operazione stancheggio”.

In cosa consiste?

In una serie di incontri, con tanto di promesse solenni, documenti scritti, protocolli d’intesa, ragionamenti di alto livello, quindi il rinvio alla successiva riunione.

Al nuovo incontro si presentano documenti e studi di fattibilità, si raccolgono manifestazioni di interesse, ci si fa vanto di avere trovato la soluzione giusta.

Intanto si incassano le dichiarazioni di solidarietà di politici: quelle non mancano mai ma le chiacchiere sono tante e i fatti restano a zero.

Tra una riunione e l’altra trascorrono i mesi, qualche lavoratore trova una sistemazione da qualche parte e molla, molti altri restano ad attendere.

Poi arrivano le lettere, dapprima la cassa integrazione, poi qualche proposta, quindi il licenziamento.

In tutto questo i sindacati stanno a guardare, fanno da spettatori.

Vero, i rappresentanti sindacali alzano la voce (quando capita) ma poi abbassano la testa e accettano, a nome dei lavoratori, perchè in fin dei conti sono gli stipendi dei loro rappresentati a saltare, non quelli dei sindacalisti.

La storia della Industria Italiana Autobus è questa.

Secondo i protocolli di intesa, in questi giorni dovevano essere consegnati 26 autobus destinata all’azienda di trasporti urbani di Genova.. Dicono che i mezzi siano ancora in produzione e a giorni comincia il periodo di ferie (si, pure le ferie nonostante la crisi profonda) e i nuovi bus resteranno in fase di completamento.

Anziche i 26 bus, però, dalla fabbrica escono 30 dipendenti, esattamente 24 saldatori e 6 allestitori che fruiranno della cassa integrazione.

E i sindacati?

Qualche rappresentante urla, alza la voce dinanzi agli operai maniente di più.

L’operazione stancheggio va avanti e presto andranno a farsi fottere promesse solenni, documenti scritti, protocolli d’intesa, ragionamenti di alto livello, studi di fattibilità, manifestazioni di interesse e pure le dichiarazioni di solidarietà di politici nostrani.

 

SPOT