Asl Avellino: cassa automatica fuori servizio da mesi? E chissenefrega

Fuori servizio: è quanto comunicato con un apposito cartelli apposto sulla cassa automatica per il pagamento dei ticket sanitari installata (inutilmente) nei saloni dell’Asl di Avellino in via degli Imbimbo.

Inutili le proteste avanzate sia dalle associazione a difesa degli utenti che direttamente al personale di queli uffici, da parte dei frequentatori dell’Asl. Gli ormai esasperati utenti, confidano negli organi di informazione affinchè le loro giustificate rimostranze – finora inascoltate e nemmeno prese in considerazione – possano trovare riscontro.

Quanti hanno bisogno di vaccinazioni, visite specialistiche e quant’altro, dopo avere riscontrato il guasto della cassa automatica presso gli uffici della ASL, devono recarsi presso un ufficio postale per effettuare il pagamento (aggiungendo anche la tassa per il versamento di € 1,50), quindi tornare presso gli uffici dell’Asl per usufruire dei servizi a pagamento.

Considerando che quegli ambulatori sono frequentati da gente che non gode di ottima salute e da tantissimi anziani, sarebbe interessante conoscere il punto di vista del Tribunale per i Diritti del Malato oltre che dei vertici dell’Azienda Sanitaria, molto attivi nel produrre comunicati stampa.

Pare che lo stesso disservizio sia riscontrabile da circa due mesi anche presso gli uffici Asl di Monteforte Irpino.

Da rilevare che l’Adiconsum di Avellino, con una dura nota a firma di Aurelio Spiniello che non ha trovato riscontro, il 28 settembre scorso ha espresso formale protesta e disappunto per il “non funzionamento degli Erogatori Elettronici installati nell’Azienda Sanitaria Locale di Via degli Imbimbo da tempo fuori servizio e segnalati, e che stanno creando molteplici problemi ai poveri pazienti” definendo, inoltre, “inaccettabile, condannabile e inammissibile tale grave disservizio”.

La risposta a tale accorata denuncia? A distanza di 40 giorni, nulla è cambiato.

Per la serie Perchè io so io e voi non siete un c…… (Il Marchese del Grillo). Ormai questo l’arrogante rapporto nei confronti dell’utenza che sostiene il costo per gli stipendi di quanti dovrebbero essere al servizio del cittadino.

 

 

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