Atripalda, autovelox per fare cassa: “Per la sicurezza, quali controlli svolge la Polizia Stradale?”

Sicurezza a “colpi di Autovelox”. L’Anas ha dato  via libera, dopo il parere positivo della Prefettura  e della Polizia Stradale, alla installazione di un autovelox  sulla variante 7 bis  in direzione Atripalda (AV). O meglio allo spostamento più in avanti perchè quello attualmente presente, deve essere rimosso.

Ma chi ebbe l’idea di posizionare l’autovelox proprio in quella posizione così infelice? Un genio, sicuramente.

Il Comune irpino, per quell’apparecchiatura ormai installata da oltre un anno, paga un canone mensile di 5.000 euro. C’è fretta, dunque, per mettere in funzione l’autovelox e fare rientrare la somma di un milione di euro nell’apposito capitolo del bilancio preventivo.

Ecco a cosa serve quell’autovelox, ecco spiegata l’ansia e la fretta per metterlo in funnzione.

Rispetto al precedente posizionamento, però, sarà necessario spendere qualche soldino per lo spostamento dell’apparecchiatura: più avanti di 150 metri. Questa la prescrizione indicata dalla Polizia Stradale di Avellino per concedere il definitivo nulla osta. Che ancora non c’è stato.

Al momento quell’apparecchiatura non dovrebbe essere lì posizionata. Come mai, finora, la Prefettura non ha dato l’ordine di rimuoverla? Eppure si sono verificati incidenti causati proprio da quella presenza che crea panico tra gli automobilisti.

A proposito dell’autovelox, il Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.) – ha dichiarato il Presidente Nazionale, Antonio de Lieto – ha sempre ritenuto che  “l’Autovelox”, non può essere inteso come uno strumento capace, da solo, di garantire la sicurezza stradale, ma può rappresentare, in taluni casi un deterrente che deve essere accompagnato da altre concrete misure in materia di “sicurezza”. Altrimenti l’apparecchiatura serve solo per fare cassa, senza svolgere opera di prevenzione.

Nello specifico, a giudizio del LI.SI.PO., sarebbe interessante sapere quali e quanti controlli dell’area  in questione, vengono effettuati dalla Polizia Stradale.  La variante “7 bis” ha bisogno, di controlli assidui, come pure di  maggiori  controlli  hanno bisogno tante  strade ed autostrade del nostro Paese.

La  “sicurezza” – ha sottolineato de Lieto – non può passare attraverso lo spauracchio di una sanzione amministrativa ma, necessariamente  si concretizza con la presenza fisica di operatori di Polizia  che  reprimano comportamenti  di guida non corretti  e  sostanzialmente pericolosi. Se qualcuno pensa di risolvere i problemi della “sicurezza stradale” con  la sola installazione di autovelox   e poco altro,  a giudizio del  LI.SI.PO.- ha concluso de Lieto – probabilmente sbaglia.

E’ necessario  rafforzare gli organici  della Polizia Stradale: più pattuglie più presenza, più prevenzione. Di questo c’è bisogno.

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