L’appello lanciato dal coordinamento dei tifosi dell’Avellino, attraverso cui erano stati invitati i sostenitori ad esporre bandiere biancoverdi dai balconi, oppure preparare striscioni per dimostrare il sostegno e l’attaccamento alla squadra impegnata nei playoff, è stato accolto con entusiasmo in tutta la provincia.
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Anche ad Atripalda, un gruppo di tifosi aveva preparato un bellissimo striscione esposto sul ponte che sovrasta il puzzolente fiume che attraversa la cittadina vicinissima ad Avellino.
Ebbene, i vigili urbani hanno provveduto alla rimozione di quello striscione probabilmente perchè deturpava il decoro urbano.
Attendiamo di conoscere la motivazione alla base di tale decisione che, in altri comuni, è stata invece disattesa, lasciando spazio alla passione dei tifosi, in questo momento particolarmente penalizzati perchè è tuttora impedito loro di sostenere direttamente la squadra, fino al 1° giugno quando finalmente si potrà tornare sugli spalti.
E pensare che, fino a qualche anno fa, Atripalda era la capitale del tifo biancoverde, laddove i tifosi circondavano i dirigenti Carlo Spina e Peppino Brogna, autori insieme ad altri appassionati soci, del miracolo dell’Avellino in serie A.
Ma cosa ne sanno quelli che all’epoca neanche andavano all’asilo?