Anniversario Unità d’Italia, le iniziative della Cgil Avellino

Anniversario Unità d’Italia, le iniziative della Cgil Avellino

Si è costituto questa mattina, presso la Cgil di Avellino, il coordinamento provvisorio per le iniziative di celebrazione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. L’iniziativa è stata promossa dalla Cgil di Avellino, con l’adesione di ospiti illustri che hanno preso parte al primo incontro, tenutosi questa mattina presso la sede provinciale del sindacato, ad Avellino. Ad introdurre i lavori, Giovanni Marino, responsabile dell’Archivio Storico della Cgil di Avellino. A Pietro Mitrione, responsabile dell’osservatorio sulla città della Cgil, è toccato illustrare le finalità della proposta della Cgil di Avellino. Spunti di riflessione e confronto e contributi importanti alla costituzione del coordinamento, sono giunti dagli ospiti: Generoso Benigni, Gerardo Bianco e Federico Biondi, personalità riconosciute in tutta la provincia di Avellino, per la loro passione civile e politica, rappresentativa del pensiero liberale, cattolico democratico e laico riformista) E’ stato Generoso Benigni ad aprire la serie di interventi. Definendosi un politico di idee liberali, il direttore della rivista Nuovo Meridionalismo ha ripercorso i “fatti” storici che hanno portato all’Unità d’Italia. Nell’attualità si è soffermato sugli avvenimenti che minano l’unità del Paese, che per Benigni “rimane una unità imprescindibile sia dal punto di vista geografico che politico”. Benigni ha proposto al comitato di prendere contatti con le istituzioni locali, per “recuperare la memoria dell’Unità d’Italia”. Gerardo Bianco ha esordito sottolineando “la regressione politico culturale portata avanti da idioti, in massima parte della Lega, che rappresentano il provincialismo del Nord”. Bianco ha poi ricordato i 4 “autori” ed attori principali dell’Unità d’Italia definendolo “il quadrilatero culturale dell’Unità d’Italia formato da Cavour, Mazzini, Garibaldi e il nostro Francesco de Sanctis”. Per Bianco vi è la necessità di estendere la partecipazione al comitato alla Cisl ed alla Uil, “sebbene è alla Cgil che si deve ascrivere il maggior spirito storico unitario tra i sindacati. Vi è la necessità – aggiunge Bianco – di recuperare anche il pensiero meridionalista di Guido Dorso”: La proposta di Gerardo Bianco è stata quella di istituire borse di studio per ricerche mirate ad individuare il contributo degli Irpini all’Unità d’Italia. Borse di studio che devono coinvolgere gli atenei campani ed in particolare il Suor Orsola Benincasa. Federico Biondi ha ricordato il processo risorgimentale ed il Proclama di De Sanctis. “Sono d’accordo – afferma Biondi – con l’istituzione delle borse di studio, focalizzando l’area di interesse intorno al coinvolgimento dell’Irpinia nella avanzata di Garibaldi da Napoli a Palermo.

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