Avellino, nasce “Agorà: la cittadella dell’artigianato artistico”

Nasce “Agorà: la cittadella dell’artigianato artistico”, progetto fortemente voluto dalla Confartigianato provinciale, rispondendo ad una precisa e puntuale analisi del territorio, innervata sull’osservazione del contesto socio-economico attuale. Il progetto è una risposta lungimirante alla crisi che stiamo vivendo, con il recupero delle tradizioni artigianali dell’Irpinia, adattate ad un contesto moderno e dinamico. La cittadella si appresta a diventare, così, un progetto “reale”, che potrà avvalersi, oltre che dell’impegno della Confartigianato, anche dell’apporto della Provincia di Avellino, e dell’aiuto economico della Regione Campania.
La cittadella tenta di rilanciare, in chiave innovativa, i mestieri che hanno costruito, in passato, le fortune economiche dei vari comprensori dell’Irpinia. La struttura, dunque, sarà suddivisa in cinque aree, rispettivamente dedicate al legno, al ferro, alla ceramica, alla pietra, e alla filiera enogastronomica. Il progetto nasce da una ricerca della Confartigianato condotta sulle aziende irpine, che si è avvalsa della collaborazione dell’assessorato al Lavoro e alla Formazione della Provincia, ricerca che ha permesso di “radiografare” la condizione delle micro imprese, e di adottare politiche formative e attive del Lavoro.
“La Confartigianato – ha affermato il presidente Ettore Mocella – ha sempre manifestato l’esigenza di “esplorare” e “portare alla luce” una porzione del mondo culturale irpino, ancora poco conosciuta, l’artigianato artistico nelle sue varie sfaccettature. Questo settore condensa in sé, non solo le tecniche produttive, ma soprattutto la manualità, il “saper fare”, accumulato, dalla nostra gente, nel corso del tempo. Questo “saper fare” ha caratterizzato e accompagnato la nostra provincia per secoli e, lungo questo percorso, ha depositato non solo tecnologia, ma anche comportamenti, codici morali, conoscenze organizzative e, soprattutto, uno straordinario lascito di oggetti. Con questo progetto, intendiamo sviluppare e rafforzare il legame con il mondo dell’imprenditoria artigiana, in una logica di rete, che valorizzi le radici culturali della produzione artigianale irpina e restituisca, alla nostra cultura artigiana, il rilievo che merita nel panorama culturale italiano”.
Il progetto, che coinvolgerà ragazzi dai 16 ai 29 anni della provincia di Avellino, avrà la durata di 1800 ore, di cui 100 dedicate all’apprendimento teorico, che saranno dedicate a temi economico- storici, 1400 incentrate sui necessari percorsi informatici con laboratori esperenziali, 200 di apprendimento pratico con stage presso aziende, e 100 di orientamento. Unico nodo ancora irrisolto, è quello della ubicazione dell’agorà dedicata all’artigianato. L’assessore al Lavoro e alla Formazione, Giuseppe Solimine ha proposto, in città, come luogo simbolo, Villa Amendola o la Casina del Principe. “Ho scritto al sindaco – ha ribadito l’assessore – anche a nome del presidente Cosimo Sibilia, una lettera in cui proponiamo l’ubicazione presso villa Amendola, della “cittadella dei mestieri e del design creativo”, che come ente abbiamo istituito, con l’obiettivo di favorire i vecchi mestieri del territorio, dal ferro alla ceramica, dal legno alla pietra, fino alla filiera dell’enogastronomia. Se già in passato, nel nostro territorio, molta dell’economia diffusa si basava su questi elementi, oggi, il nostro dovere è quello di favorire un ammodernamento delle tecniche e dei procedimenti di lavorazione, rilanciando, sul mercato, la competitività dei nostri prodotti, ma soprattutto, la qualità dei nostri talenti. Dobbiamo dare ai ragazzi una opportunità per recuperare un mestiere, nel settore trainante dell’innovazione tecnologica, recuperando margini di reddito e di occupazione”.
“La nostra idea di un percorso unico all’interno della cittadella – ha ribadito Mocella – raccoglie e sintetizza tutto ciò in un iter unico ed articolato, concepito non solo come vetrina di un patrimonio vasto e prezioso, ma anche come museo di identità, la cui funzione dovrà essere la testimonianza, la conservazione di un sapere, la salvaguardia delle ragioni della vita come esperienza. Le Università, gli enti di ricerca, le istituzioni pubbliche, le aziende si ritroveranno tutte coinvolte in questo progetto,per la creazione di figure professionali competitive nel mondo del lavoro che riescono a coniugare la sapienza antica con le tecniche moderne. Si tratta , dunque, di un progetto integrato che racchiude in sé quella che è la nostra filosofia di sviluppo: un insieme di cultura, tutela del paesaggio, turismo ed artigianato per la piena conoscenza e valorizzazione dell’ Irpinia”.

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