Avellino, ritorna all’antico splendore la fontana di Grimoaldo

La fontana di Grimoaldo ritorna al suo antico splendore. Stamane la riapertura al pubblico dopo un intervento di restauro durato alcuni mesi e portato avanti grazie ai residui dei fondi europei connessi al Mercatone. Per gli avellinesi è nota come fontana Tecta: per molti secoli ha offerto la possibilità di ristoro ai numerosi viaggiatori che percorrevano la Via Salernitana, che lambisce la Fontana, ma anche agli abitanti del popoloso Borgo Sant’Antonio, uno dei più antichi rioni di Avellino. La denominazione di fontana di Grimoaldo appare per la prima volta in un documento del dicembre 1138 dell’Abbazia di Montevergine, dove si legge “Fontana di Grimoaldo”, dal nome della ricca persona che ne promosse l’arricchimento estetico e la trasformazione funzionale. Un ulteriore intervento si ebbe nel 17esimo secolo secolo, quando alla Fontana vennero aggiunti nella parte posteriore due lavatoi, a cui affluivano le (allora) limpide acque del Torrente Fenestrelle. “Riconsegniamo alla città uno dei monumenti simbolo della storia di Avellino” – hanno detto gli assessori comunali Preziosi e Iannaccone.

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