Frana Montaguto, le accuse di Marcello Zecchino

Frana Montaguto, le accuse di Marcello Zecchino

Frana di Montaguto, si seguito la nota e le accuse sulla vicenda da parte di Marcello Zecchino, già sindaco di Montaguto e assessor provinciale all’Ambiente: “E’ sconcertante che in quattro anni il Presidente Bassolino, Commissario delegato per l’emergenza, non si sia degnato di venire a Montaguto. E’ sorprendente che il suo successore Presidente Caldoro, dopo due mesi dall’interruzione ferroviaria che ha diviso in due l’Italia, non sia ancora venuto a rendersi conto della gravità della situazione in cui versa il territorio della Valle del Cervaro. Le istituzioni pugliesi, loro sì, hanno saputo dare una grande prova di solidarietà al territorio. Loro sono accorsi immediatamente, con il Governatore Vendola in testa. L’interessamento dello Stato Centrale lo si deve solo al loro impegno. In poche settimane hanno fatto più di quanto sia stato fatto in questi quattro anni dai nostri politici. I rappresentanti campani nulla hanno detto perché nulla avevano da dire; presi come sono dal nulla che li ha contraddistinti in questa vicenda. Il presidente Caldoro ha il dovere di venire in questi luoghi, subito, per vedere le reali proporzioni di un’emergenza infinita, ma soprattutto per far si che non si ripetano mai più gli errori commessi dal suo predecessore Bassolino. Il presidente Caldoro e la nuova Giunta Regionale dovranno mettere al primo punto della loro agenda politica la realizzazione della più grande opera pubblica: la Tutela del Territorio. E, visto com’è incerottato il nostro, ci sarebbe da lavorare per decenni per la relativa messa in sicurezza. L’interruzione della linea ferroviaria è avvenuta il 10/03/2010, sono trascorsi ben 40 giorni prima che venisse dichiarato lo stato di emergenza per il territorio di Montaguto : il provvedimento è del 16/04/2010. In mezzo ci sono state le elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale della Campania. Prima dell’importante decisione per Montaguto, il Consiglio dei Ministri si era riunito per ben tre volte; senza che la problematica venisse discussa e inserita all’Ordine del giorno. Il 16 aprile rappresentava, però, anche lo spirare dell’era Bassolino e il giorno in cui la Corte d’Appello di Napoli proclamava ufficialmente l’elezione dell’on. Stefano Caldoro ( Nel 2008 l’attuale Governo, per l’emergenza rifiuti in Campania, non attese così tanto tempo e sostituì, subito dopo il suo insediamento, il Presidente Bassolino – all’epoca Commissario – con il dott. Bertolaso ); “Casualmente”, infine, anche i vertici di Trenitalia hanno atteso la dichiarazione dello stato di emergenza per applicare, in data 16 aprile, uno sconto sul prezzo dei biglietti per la tratta ferroviaria interessata dall’interruzione. A questo punto, verosimilmente, il Governo attenderà l’attribuzione delle deleghe da parte del presidente Caldoro, per poi emanare una nuova Ordinanza che, di fatto, assegnerà nuovamente la gestione dell’emergenza alla Regione Campania. Tutto questo, però, poco importa alla famiglia Perazzo, la cui casa sta per essere spazzata via dalla montagna di argilla. Se al posto della loro abitazione ci fosse stata la casa di qualche politico che conta, la messa in sicurezza della frana di Montaguto avrebbe avuto tutta un’altra storia. I frutti di una vita di sacrifici stanno per essere sepolti da una montagna di terra ma soprattutto da una montagna di responsabilità, di danaro sprecato, di menefreghismo assoluto”.

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