Guerra sul guinness, Spagnuolo: abbiamo certificazione

Guerra sul guinness, Spagnuolo: abbiamo certificazione

In merito alla presunta guerra di campanile tra “casari della provincia di Avellino e quella di Salerno” per “il guinness della treccia di fior di latte più lunga del mondo” interviene il presidente dell’Ente Provinciale per il Turismo di Avellino, architetto Raffaele Spagnuolo, organizzatore dell’evento ospitato dalla kermesse “Fuoco barocco Piacere diVino“ . “Il guinness dei primati che l’Irpinia si è aggiudicato è stato certificato da un “Record Adjudicator” ufficiale del “Guinness World Records”, giunto appositamente da Londra, che garantisce che tutto si svolga nel rispetto delle regole prestabilite e rilascia in caso di aggiudicazione il certificato finale che l’EPT di Avellino ha ottenuto e può mostrare. Ricordo ai media ed agli amici di Sala Consilina – continua il presidente dell’EPt di Avellino – che per poter utilizzare l’espressione ed il marchio registrato in tutto il mondo “Guinness”, bisogna essere autorizzati dalla World Records Ltd di Londra. Comunque per la provincia di Avellino è stato solo un momento goliardico per quanto importante. Il senso della manifestazione, voluta nell’ambito delle iniziative di Fuoco Barocco, è stato quello di sottolineare la necessità di intensificare la collaborazione tra gli operatori del settore turistico ed enogastronomico della provincia di Avellino. L’Irpinia ha le capacità attrattive per aumentare i flussi turistici se riesce a fare “sistema”, a legare l’offerta ai prodotti di eccellenza, frutto del lavoro degli artigiani e della nostra terra. I prodotti irpini possono costituire il valore aggiunto dell’offerta turistica. Non dimentichiamo – aggiunge Spagnuolo – che la treccia di fior di latte da guinness è stata realizzata con latte proveniente da allevamenti irpini, un prodotto che trova difficoltà di collocazione sul mercato per il prezzo poco concorrenziale, ma dall’impareggiabile qualità. E’ stato anche questo lo spirito dell’iniziativa, consentire con operazioni di marketing ai prodotti locali, spazio e notorietà sui mercati”.

SPOT