Marchio Dop al Ravece, trionfo per l’olio irpino

Marchio Dop al Ravece, trionfo per l’olio irpino
L’olio extravergine d’oliva “Irpinia – Colline dell’Ufita” si può dire ormai a denominazione d’origine protetta (DOP). La provincia di Avellino segna così un altro punto a suo vantaggio nel campo dei marchi di qualità riconosciuti dall’Unione Europea. Con la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale eu…

Marchio Dop al Ravece, trionfo per l’olio irpino

L’olio extravergine d’oliva “Irpinia – Colline dell’Ufita” si può dire ormai a denominazione d’origine protetta (DOP). La provincia di Avellino segna così un altro punto a suo vantaggio nel campo dei marchi di qualità riconosciuti dall’Unione Europea. Con la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale europea del 14 luglio c.a. il disciplinare dell’extravergine irpino (basato prevalentemente sulla varietà Ravece) conclude la lunga e severa fase istruttoria, che ha riguardato le qualità intrinseche dell’olio, la prova della sua antica origine, il metodo di ottenimento, il legame col territorio, l’etichettatura. Ora dovranno trascorrere gli ultimi sei mesi di pubblicazione, affinché la domanda, giunta al termine della procedura prevista dalla Commissione Europea, si trasformi in protezione geografica sull’intero continente. “E’ stata veramente una durissima prova di serietà, determinazione e competenza che i produttori hanno dovuto superare per accedere al riconoscimento”, dichiara Michele Masuccio, presidente del Comitato Dop e del Consorzio di valorizzazione e produzione dell’olio irpino (COPROVOLI). “Con la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale europea ci è stato riconosciuto il lavoro fatto per dimostrare l’origine, la particolarità e l’autenticità del nostro olio, in una fase che è anche tra le più difficili per ulteriori assegnazioni di marchi di qualità. E’ una conquista non da poco per la filiera dell’olio, ma anche per tutta l’agricoltura irpina e per l’immagine di qualità della nostra provincia. Ora si tratta di mettere a frutto questa opportunità. Ma una delle carte vincenti della nostra iniziativa è stata proprio quella della sua credibilità, visto che produttori, vivaisti e trasformatori sono già all’opera da tempo per affermare il nostro prodotto sul mercato e per mantenere alta la sua immagine”. Sono, infatti, già alcune decine le etichette nate a ridosso dell’avvio della procedura di riconoscimento. La Ravece, così come comunemente chiamato l’extravergine Irpinia – Colline dell’Ufita, ha già ottenuto in prove d’assaggio nazionali lusinghieri apprezzamenti. Non si contano, nella vasta area d’origine, anche col fattivo contributo degli enti locali, in primis il comune di Ariano Irpino; le iniziative, i premi e gli incontri pubblici con gli extravergini concorrenti di altre regioni per sviluppare la cultura dell’olio e della sua qualità organizzati annualmente dalla Associazione ‘ELAION. L’istruttoria, sostenuta da Cia (Confederazione italiana agricoltori), Coldiretti, Unione agricoltori e associazioni olivicole, col determinante contributo tecnico ed istituzionale della Regione Campania e dello Stapa-Cepica, nonché dalla Facoltà Agraria di Portici e da Biogem; aveva raggiunto già un primo successo in sede ministeriale con la tutela provvisoria dello Stato italiano e relativa pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale. Poi, la procedura in sede di Commissione europea, col sostegno positivo del Ministero delle politiche agricole e alimentari. Infine, il traguardo, dopo alcuni anni, della pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea, passo ultimo e indispensabile per l’assegnazione della denominazione d’origine protetta.

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