Rubinetti a secco, si avvicina lo sciopero delle bollette

Monta la protesta delle associazioni dei consumatori dopo le ultime interruzioni selvagge del servizio idrico in città. “Troppe incertezze nel settore, si va verso lo sciopero delle bollette”.

In una nota congiunta, Adoc, Movimento difesa cittadino e Federconsumatori scrivono: “E’ trascorso esattamente un anno dall’ultima conferenza stampa tenuta dalle associazioni sul tema della gestione del sistema idrico in Irpinia, nella quale si era sostanzialmente chiesto un deciso cambio di direzione alle istituzioni e alla politica. Onde evitare il collasso del sistema, avevamo chiesto all’allora Prefetto di Avellino di attivarsi con gli enti preposti al controllo, alla programmazione e alla gestione del sistema idrico, per sollecitare un deciso cambio di passo, verso una gestione più economica e professionale di una risorsa così fondamentale.

Purtroppo la nostra sollecitazione è caduta nel vuoto e a distanza di un anno, tra richieste di elemosina, tentati e sventati fallimenti, sospensioni del servizio, condotte che continuano a perdere acqua lungo le strade e fatturazioni abnormi a carico degli utenti,
nulla di sostanziale è stato posto in essere dalle istituzioni e dalla politica. E’ chiara la loro volontà di tirare avanti fino a quando il sistema reggerà, ma noi non siamo dello stesso avviso.
Come abbiamo sempre sostenuto, non è una questione di uomini, bensì una questione strutturale, che non può essere più gestita così come è stata gestita in questi decenni. La responsabilità che noi imputiamo a questi uomini è soprattutto quella di non prendere atto di tale irreversibile situazione, allontanando nel tempo ogni possibilità di rilancio, di risanamento economico e strutturale del sistema idrico”. “Noi siamo preoccupati, gli utenti sono arrabbiati e ci chiedono di intervenire, per provare a cambiare l’attuale stato delle cose.
Per tale motivo, – si legge ancora – le associazioni proclamano il loro stato di agitazione. Come prima iniziativa, invieranno al Presidente della Regione Campania, al presidente dell’Ente Idrico Campano e per conoscenza all’Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas e il sistema idrico, un ultimatum, per sollecitare un cambio di rotta nella gestione del sistema idrico in Irpinia e Sannio, che abbia quale obbiettivo un servizio di qualità al miglior costo e che garantisca ingenti investimenti infrastrutturali. Se entro termini ragionevolmente brevi non dovessero pervenire idonee rassicurazioni in tal senso, le associazioni si renderanno promotrici di azioni di lotta e di disobbedienza civile, sempre più incisive, al fine di accendere definitivamente l’attenzione delle istituzioni e dell’opinione pubblica sulla drammatica condizione in cui versa il servizio idrico in Irpinia e Sannio”.

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