Festa del Colore dell’Albero Vagabondo

Festa del Colore dell’Albero Vagabondo
Si è conclusa alle 12.00 di oggi, venerdì 5 giugno, ai piedi della montagna di Santo Stefano del Sole, la Festa del Colore dell’Albero vagabondo L’“Albero Vagabondo, il Guardiano della Montagna” è una pittoscultura realizzata dallo scultore, pittore e incisore Giovanni Spiniello (Biennale di Venezi…

Festa del Colore dell’Albero Vagabondo

Si è conclusa alle 12.00 di oggi, venerdì 5 giugno, ai piedi della montagna di Santo Stefano del Sole, la Festa del Colore dell’Albero vagabondo L’“Albero Vagabondo, il Guardiano della Montagna” è una pittoscultura realizzata dallo scultore, pittore e incisore Giovanni Spiniello (Biennale di Venezia ‘68, Quadriennale di Roma ‘75, Segnalato Bolaffi da Crispolti ‘79, Seduzione dell’artigianato Fiera di Roma’90, etc.) che ha iniziato il suo viaggio sui tetti del centro storico di Avellino e, dopo S.Stefano del Sole, lo continuerà il13 luglio al Festival del Cinema di Giffoni. La Festa del colore è il momento topico dell’iniziativa. A S. Stefano del Sole i bambini, insieme all’artista, hanno realizzato più di cento tavolette con disegni sulla montagna e su quanto sia bella senza rifiuti. I disegni realizzati, insieme allo striscione, saranno poi installati in montagna nei luoghi indicati dagli stessi bambini con il cartellone delle foto dei rifiuti realizzato a scuola con gli insegnanti. Ma solo dopo che il Comune, cui adesso passa il testimone, avrà organizzato, durante l’estate, le giornate ecologiche per ripulire la montagna. L’albero vagabondo è un’iniziativa ideata e progettata dall’Associazione culturale Giovanni Spiniello e vuole riportare il sorriso sugli alberi delle montagne irpine e campane. Sono alberi infastiditi, intristiti e irritati dai rifiuti che i cittadini sversano in montagna, senza pensare ai propri bambini, al loro futuro. E’ per questo motivo che l’Albero vagabondo, il guardiano della montagna, chiede a quegli stessi bambini di fermarsi con i grandi e, con pazienza, farli riflettere sul significato delle loro azioni. L’evento sviluppa e riprende il percorso di interventi nel sociale che l’artista porta avanti fin dagli anni ’60 coniugando arte, didattica e sperimentazione tecnica nei momenti dell’happening.

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