Tagli sanità, Frullone: siano riconosciuti i nostri diritti

Tagli sanità, Frullone: siano riconosciuti i nostri diritti

“Siamo intenti a mantenere e rinsaldare quei contatti politici costruiti nel corso di queste settimane perchè e quello l’unico viatico possibile per il raggiungimento della meta. Questo, in altre parole, è il momento della pazienza”. E’ quanto afferma il sindaco di Bisaccia, Salvatore Frullone, contro la chiusura del presidio ospedaliero del paese altirpino. “A margine dell’ultima affollatissima assemblea svoltasi a Bisaccia lo scorso sabato, l’onorevole Marco Pugliese ha garantito il proprio impegno per l’organizzazione, entro e non oltre la fine di questa settimana, di un incontro con i vertici regionali. Contestualmente, si rileva l’attivismo dell’onorevole De Mita che, nell’annunciare l’apertura di un tavolo per la rivisitazione del piano Zuccatelli, ha esortato rappresentasnti istituzionali, addetti ai lavori e la popolazione, a mettere da parte, almeno per il momento, i toni della mobilitazione. Da quel tavolo, infatti, dovrebbe venir fuori una ridefinizione del piano che poi dovrà essere sottoposta all’attenzione dei presidenti di Provincia e dunque alle amministrazioni comunali. Gli scenari possibili – continua Frullone – credo siano sostanzialmente tre. Nella migliore delle ipotesi, verrà scongiurata la chiusura dell’ospedale con contestuale via libera ai finanziamenti per il suo potenziamento. Sul versante, opposto, va considerata anche l’eventualità di una conferma tout court del piano presentato dal sub-commissario, Va senza dire che in tal caso non potremmo che reagire con tutti i mezzi possibili, dal ricorso alle vie giudiziarie alle forme più estreme di protesta. Tra questi due estremi, quella che reputo l’ipotesi più probabile: no alla chiusura di Bisaccia ma contestuale stanziamento di una cifra data ed immutabile. Se così dovesse essere, occorrerà verificare l’entità di quella cifra perchè solo sulla base di quel dato sarebbe poi possibile comprendere il destino della struttura. E’ infatti del tutto evidente che il vero nodo da sciogliere riguarda le emergenze. Occorre garantire all’ospedale di Bisaccia tecnologie e professionalità sufficienti, per rispondere alle principali patologie e per stabilizzare i pazienti. Se questo ci verrà garantito, saremmo certamente disposti a concedere eventuali ridimensionamenti dell’attuale offerta”.

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