Università Sannio, ecco il bilancio sociale

Università Sannio, ecco il bilancio sociale
L’Università degli Studi del Sannio ha presentato il Bilancio Sociale 2008, questa mattina, presso la Sala Rossa delle Lauree in Piazza Guerrazzi. Dopo l’esperienza avviata l’anno scorso, il bilancio sociale, documento complementare al bilancio d’esercizio, ritorna in una seconda edizione, caratteri…

Università Sannio, ecco il bilancio sociale

L’Università degli Studi del Sannio ha presentato il Bilancio Sociale 2008, questa mattina, presso la Sala Rossa delle Lauree in Piazza Guerrazzi. Dopo l’esperienza avviata l’anno scorso, il bilancio sociale, documento complementare al bilancio d’esercizio, ritorna in una seconda edizione, caratterizzandosi per il tentativo di dare risposta ad alcune esigenze emerse dalla prima edizione. Il bilancio sociale rappresenta una scelta volontaria. Quello dell’Ateneo sannita è uno dei primi esempi avviati in Italia. Alla presentazione sono intervenuti il rettore Filippo Bencardino; il prof. Paolo Ricci, supervisore scientifico del Bilancio Sociale; l’assessore regionale all’Università e alla Ricerca Scientifica, Nicola Mazzocca; l’assessore alla Partecipazione del Comune di Benevento, Giovanni D’Aronzo; Lidia D’Alessio, ordinario dell’Università degli Studi Roma Tre; Franco Vermiglio, ordinario dell’Università degli Studi di Messina, presidente dell’associazione GBS Milano, il gruppo di studio per il Bilancio Sociale delle pubbliche amministrazioni. Sull’importanza della trasparenza si è soffermato il rettore Bencardino: “Il Secondo Bilancio Sociale dà continuità ad un percorso iniziato con il mio mandato – ha spiegato -. Si tratta di uno strumento che vuole rafforzare la percezione pubblica del ruolo del nostro Ateneo nel sistema universitario regionale e nazionale e sul Territorio, per dare maggiore visibilità al lavoro svolto e meglio legittimare l’istituzione tra i cittadini, in un periodo storico in cui è molto forte la diffidenza verso la pubblica amministrazione. Con questo documento – ha continuato – siamo consapevoli che assumiamo una scelta coraggiosa, esponendoci a giudizi e critiche. Ma lo facciamo con senso di responsabilità, convinti che le critiche siano indispensabili per riflettere sul passato e per ricercare eventuali nuovi percorsi”. È un’iniziativa importante che nasce in una Università cosciente – ha affermato l’assessore Mazzocca -, dove il rapporto con il Territorio viene visto come priorità. Dal documento emerge la centralità degli studenti, coinvolti direttamente nell’esprimere i giudizi, oltre alla vocazione per la ricerca. L’unico punto di debolezza – ha sottolineato – è stato il tasso basso di risposta da parte delle Istituzioni chiamate ad esprimere una valutazione. Nella prossima edizione – ha suggerito – si potrebbe riflettere su questo aspetto, crementando l’attenzione riguardo ai risvolti delle attività progettuali universitarie sul territorio”. Il professore Ricci, che ha animato il lavoro, sostenuto da un folto gruppo di lavoro, composto da personale tecnico-amministrativo dell’Ateneo, ha illustrato il metodo utilizzato, ispirato al modello GBS per le Università, sottolineandone anche i punti di novità che lo caratterizzano. “Questa seconda esperienza – ha affermato – ci ha consentito il confronto con gli stakeholder. È stato avviato un significativo esperimento finalizzato a conoscere, comprendere e analizzare la percezione delle attività svolte dall’Ateneo sannita da parte dei suoi principali interlocutori: studenti, docenti, personale tecnico-amministrativo, fornitori, altre aziende e Istituzioni. Attraverso tale giudizio è possibile programmare e gestire con maggiore consapevolezza e responsabilità la vita dell’intera comunità. Impegno ineludibile per le prossime edizioni – ha infine dichiarato – sarà l’avvio di un attento e rigoroso processo di asseverazione, che consentirà il superamento dei limiti sempre presenti in un percorso che richiede scelte e misura in presenza di un elevato grado di autoreferenzialità”.

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