Avellino, blocco traffico fino a Capodanno: duro colpo a città e commercio

La decisione spetta al Commissario Prefettizio. Non sarà facile assumersi una responsabilità così forte, quella di bloccare la circolazione nel capoluogo durante le festività natalizie.

Il Prefetto Priolo sta valutando la situazione con attenzione.Domani potrebbe firmare la proroga dello stop alla circolazione ad Avellino, addirittura con maggiori restrizioni: nessuna esenzione per gli ultra 65enni e nemmeno per le auto con almeno tre persone a bordo.

Ci sono da fare attente valutazioni, però, da parte del Commissario Prefettizio Giuseppe Priolo.

Da una parte ci sono i dati registrati dalle centraline, dall’altra le esigenze dei cittadini e le condizioni sempre più critiche delle attività commerciali e imprenditoriali in una città praticamente morta.

Le centraline registrano il superamento dei limiti stabiliti dalla legge (39 volte, finora, rispetto al numero massimo di 35 sforamenti), ma la situazione catastrofica è dovuta a pessime gestioni della situazione anti-inquinamento. Non è colpa delle auto inquinanti.

Autovetture che superano agevolmente le revisioni, con indicazioni del CO2 nei limiti. Non vanno bene, però, per circolare ad Avellino.

E’ mai possibile che siano solo le autovetture a provocare tanto smog? E gli autobus che dovevano essere trasferiti da Piazza Kennedy? Era il punto 36 della lista stilata dai pentastellati quando hanno lasciato la gestione del Comune di Avellino. Un altro flop.

E poi: le caldaie, gli orari di accensione degli impianti di riscaldamento, le temperature estive negli uffici e tanto altro ancora. Le nubi che si sprigionano nella zona industriale? Chi controlla quei fumi?

Basta andare negli uffici comunali per accorgersi che sembra di essere al mare in piena estate, coi caloriferi a tutto andare.

Ad essere penalizzati, come sempre, sono gli automobilisti. Del resto è il provvedimento più semplice da attuare. Avviene così anche a livello nazionale. Servono soldi? Si aumenta il prezzo della benzina.

Stavolta, però, s’è capito che penalizzare gli automobilisti serve a niente. L’ordinanza più recente è stata un flop. Peraltro era pure sbagliata ma tanti automobilisti l’hanno rispettata.

Mantenere in vita l’ordinanza anti inquinamento fino al 31 dicembre?

Oltre agli automobilisti, significherebbe penalizzare i cittadini e soprattutto i commercianti. I primi potranno trovare l’alternativa: spostarsi altrove ed effettuare le spese natalizie in altre città oppure nei comuni limitrofi. I commercianti resteranno a girare i pollici nei negozi sempre più vuoti.

Il Prefetto Giuseppe Priolo valuti bene la situazione.

 

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