Avellino, che vergogna: mai presi 6 gol in casa in 107 anni di storia calcistica

Neanche il tempo di presentarsi in Lega Pro ed ecco l’Avellino registrare un record di cui la tifoseria avrebbe volentieri fatto a meno.

Nel giorno del suo 107° compleanno (il calcio nel capoluogo nacque il 26 agosto 1912) la squadra di Avellino registra una mortificante sconfitta che resterà scolpita negli annali e nelle statistiche, in negativo ovviamente.

Mai presi 6 schiaffi in casa dall’Avellino, neanche ai tempi delle squadre più scadenti allestite in periodi di crisi o quando in campo erano impegnati calciatori in mutandoni, ai tempi del Piazza d’Armi.

Il risultato finale di domenica scorsa (3-6 per il Catania), peraltro, è uno di quelli che raramente si registrano nel calcio italiano: 9 gol in una sola partita è uno ogni 10 minuti, un evento assai raro e per questo difficile da pronosticare, ancora meno da immaginare.

Nella ultracentenaria storia dell’Avellino, consultando libri ingialliti e tabellini che riportano tutti gli incontri, è possibile trovare solo due sconfitte con 6 gol al passivo, registrate però tutte e due fuori casa dinanzi a pochissimi tifosi avellinesi che all’epoca difficilmente seguivano la squadra in trasferta.

Stavolta il punteggio negativo è ancora più umiliante perchè registrato in casa, al Partenio, dinanzi a 5000 tifosi che hanno comunque incoraggiato la squadra ma la macchia resta ed è quella di cui si parlerà a lungo. Sperando che rimanga l’unica.

Per trovare 6 gol al passivo occorre andare al campionato 1931-32, addirittura 87 anni fa, quando Nocerina-Avellino finita 6-0.

Era il campionato di Seconda Divisione, la società era presieduta da Di Marzio Capozzi, un facoltoso imprenditore irpino che doveva però affrontare un momento finanziario difficile, con un debito di 130mila lire dell’epoca accumulato nelle gestioni precedenti. La squadra era allenata da Enrico Cardellicchio. La formazione che perse a Nocera Inferiore era composta da Ricciardi II°, Iannaccone I°, Rotondi, Berardi, Carbone, Affabile, Miceli, Battista, Ricciardi I°, Rizzo, Tenore. Nalle gara arbitrata da De Felice di Scafati, segnarono i 6 gol della Nocerina Vitolo, Ricci e una doppietta ciascuno Petrosino III° e Panza.

La seconda sconfitta registrata incassando sei reti dall’Avellino, fu registrata ll’11 febbraio 1953 a Campobasso, in IV Serie e si concluse con un mortificante 6-2.

La squadra allenata da Kovacs era formata da Bertocchi, Giovannini, Tofani, Milano, Flegar, Agosto, Lo Vecvchio, Musti, Varutto, Renosto, Colombo, Bertolini.

Pure in quella stagione 1952-53 la società vivava una profonda crisi con la presidenza affidata a un politico agli inizi della carriera ma pronto a dare una mano alla squadra di calcio: Fiorentino Sullo, a metà stagione, riuscì a convincere il dottore Enrico Fioretti ad assumere la guida societaria con il prefetto Pandozy nominato presidente onorario e il prof. Trifone oculato amministratore e capace di risanare i conti.

Dopo quella umiliante battuta di arresto registrata a Campobasso, la squadra cominciò a recuperare terreno, con l’allenatore Kovacs che condusse l’Avellino alla vittoria del proprio girone vincendo lo spareggio contro il Colleferro per 2-0. La squadra ottenne l’accesso alle fasi finali per il passaggio in serie C (gli attuali playoff) classificandosi al secondo posto, con sei punti, alla pari con il Carbosarda, nel girone a 4 squadre che comprendeva pure Castelfidardo e Catanzaro. Nella categoria superiore, insieme al Catanzaro, passò il Carbosarda che vinse lo spareggio contro l’Avellino per 1-0 con rete di Rizzato nei tempi supplementari della gara giocata al campo “Romulea” di Roma il 21 giugno 1953.

In tema di sconfitte umilianti, c’è da ricordare quella recente contro il Perugia maturata in casa il 4 marzo 2017, in serie B con 5 reti realizzate dai grifoni di Bucchi contro l’Avellino di Novellino. Cinque gol, quella volta, ma sei nessuno li avrebbe mai immaginati al Partenio.

 

(*) Dati storici e statistici dal libro “Avellino, che storia, 100 anni da lupi” di Leondino Pescatore

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