Avellino, commercianti in Piazza: “Quell’ordinanza ci uccide, va revocata”

Sono scesi in Piazza, quella della Libertà.

Hanno fatto una sorta di sciopero, un’ora soltanto ma è come se fosse stata un’intera giornata.

Perchè il sabato mattina le vendite vanno bene.

I commercianti erano lì, in Piazza della Liberta. Le saracinesche dei loro negozi sono rimaste abbassate.

Ieri sera hanno spento le luci per un quarto d’ora, lasciando la città al buio, interrompendo le vendite, per dare un segnale forte.

Centinaia di titolari di attività, insieme ai loro dipendenti, hanno dato vita a una manifestazione di protesta.

Dovevano sensibilizzare i cittadini ma, in pratica, li hanno trovati al loro fianco.

Perchè l’ordinanza che vieta la circolazione alle auto anche di più recente costruzione (fino a euro 3 a benzina ed euro 4 a diesel) penalizza i commercianti ma anche i cittadini.

Non solo: tutte le categorie risultano penalizzate, artigiani, operai, dipendenti pubblici, studenti, casalinghe.

Tutti.

“Questa ordinanza, così com’è stata modificata, crea enormi danni a tutti. 

Ci uccide dal punto di vista delle vendite perchè la gente non viene più in città. Nelle periferie esistono pochissimi negozi, si favoriscono i supermercati.

Siamo convinti che si possa trovare una soluzione. Siamo penalizzati noi commercianti ma pure artigiani, operai, trasportatori, cittadini qualsiasi, casalinghe.

Le auto più recenti hanno marmitte catalitiche, hanno superato la revisione. non sono quelle a creare l’inquinamento.

Questa decisione è fortemente impopolare e per questo deve essere revocata”.

Queste ed altre le testimonianze raccolte.

Previsto un incontro informale, nelle prossime ore, tra una delegazione di commercianti e rappresentanti del Comune per trovare una soluzione meno penalizzante.

 

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